Catania: dalle aggressioni agli insulti alla violenza, riunione in Prefettura. Saranno installate 190 telecamere

Catania: dalle aggressioni agli insulti alla violenza, riunione in Prefettura. Saranno installate 190 telecamere

CATANIA – Nella mattinata odierna si è tenuta alla Prefettura di Catania una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto Maria Carmela Librizzi alla quale hanno preso parte, oltre ai responsabili provinciali delle Forze di Polizia, l’Assessore del Comune di Catania Andrea Barresi, accompagnato dal Comandante della Polizia Locale Stefano Sorbino e dal Capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro.

Nel corso della riunione è stato fatto un punto di situazione sulla sicurezza pubblica nel Capoluogo. In particolare, è stata effettuata
un’approfondita analisi di alcuni recenti episodi di vandalismo e di aggressioni di malcapitati cittadini ad opera di bande di giovani muniti di scooter, con specifico riferimento a taluni fatti verificatisi nei giorni scorsi che tanta risonanza hanno avuto tramite i media locali, quali l’aggressione di un giovane conducente di monopattino spinto da ragazzi in scooter e fatto cadere sulla pista ciclabile del lungomare – sul quale sono in corso indagini mirate all’identificazione degli autori – nonché gli insulti e le provocazioni rivolti ad una pattuglia di vigili urbani.

In tale contesto, fermo restando che tali episodi destano un forte allarme sociale e incidono negativamente sulla percezione di sicurezza dei cittadini, tuttavia si tratta di un fenomeno diffuso a livello nazionale che, com’è facile evincere dalla cronaca, è presente in tutte le realtà metropolitane dove il disagio sociale, l’emarginazione e il degrado urbano spingono gruppi di giovani a rendersi protagonisti di simili comportamenti. Tali episodi assumono grande visibilità in quanto le relative immagini vengono spesso filmate attraverso i telefonini al solo scopo di diffonderle, talvolta con compiacimento, attraverso un uso dei social spesso distorto.

Al riguardo, l’attività posta in essere dalle Forze dell’ordine e dalla Polizia locale, spesso in servizi congiunti, è stata ed è orientata a seconda delle esigenze via via emergenti e, comunque, incessante e costante sia nel centro cittadino che nelle zone della città interessate dai citati episodi.

In particolare, specifici servizi sono stati messi in campo a fronte di episodi verificatisi in piazza Europa e alla Villa Bellini. In quest’ultima area sono stati impiegati anche servizi ippomontati. Il Prefetto, tuttavia, ha sottolineato che l’intervento delle Forze di polizia, seppur indispensabile e costante, non è sufficiente da solo a risolvere una problematica che richiede una sinergia di azione di altre componenti (psicologi, sociologi, associazioni di volontariato) in grado di intercettare il disagio dei ragazzi incanalando le loro energie in percorsi inclusivi di impegno civico.



A tale proposito, ha richiamato le iniziative poste in essere dall’Osservatorio sui minori per la prevenzione e il contrasto della criminalità minorile e della dispersione scolastica che hanno permesso di raggiungere alcuni rilevanti traguardi quali quello, appunto, di far emergere la dispersione scolastica le cui segnalazioni sono passate da 40 a 700 nel corso di un anno.

È altresì in corso di pianificazione, all’interno dello stesso Osservatorio, un’attività sperimentale di “Educatori della strada”, ovvero personale
specializzato che svolgerà delle iniziative finalizzate alla prevenzione della devianza giovanile con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato, nelle zone della città più frequentate dai giovani.

Nell’ambito di una necessaria azione sinergica, indispensabile per raggiungere risultati positivi, l’Amministrazione comunale, inoltre, ha
assicurato che prima dell’estate saranno operative 190 telecamere del sistema di videosorveglianza dislocate in varie zone della città e che si avvierà un monitoraggio di tutti gli impianti di videosorveglianza attualmente esistenti al fine, anche, dell’implementazione degli stessi attraverso i finanziamenti ministeriali recentemente ottenuti. Un efficiente rete di videosorveglianza, oltre a costituire un sicuro mezzo di deterrenza dai comportamenti illeciti, fornirà un notevole supporto all’azione delle Forze di polizia.

Il Prefetto ritiene, comunque, indispensabile un impegno a 360 gradi di tutte le componenti della società civile che, al riguardo, saranno sempre più coinvolte nell’attività dell’Osservatorio.