CATANIA – A proposito di disturbi alimentari, l’illustrissimo Dott. Giuseppe Fichera, primario emerito di Psichiatria all’ASP 3 di Catania, a tutt’oggi membro esimio del Rotary club della città, su invito della Dirigente Scolastica Concetta Valeria Aranzulla, e con il contributo della referente alla salute prof.ssa Cinzia Scapellato, ha incontrato gli studenti delle prime classi dell’IISS “Gemmellaro” di Catania per parlare di uno degli argomenti più scottanti e attuali del tempo: i Disturbi del comportamento alimentare.
Questa iniziativa va inserita all’interno del progetto Rotaract.
I disturbi del comportamento alimentare, di cui anoressia e bulimia nervosa sono le manifestazioni più note e frequenti, sono diventati, infatti, nell’ultimo ventennio una vera e propria emergenza di salute mentale per gli effetti devastanti che hanno sulla salute e sulla vita di adolescenti e giovani adulti.
In maniera semplice, chiara e allo stesso tempo esaustiva, il Dott. Giuseppe Fichera ha introdotto l’argomento spiegando che, se non trattati in tempi e con metodi adeguati, i disordini alimentari possono diventare una condizione permanente e, nei casi gravi, portare all’exitus, che solitamente avviene per suicidio o per arresto cardiaco.
Anoressia e bulimia sono malattie complesse e possono manifestarsi in persone diverse per età, sesso, e provenienza sociale ma con un’incidenza e prevalenza maggiore in giovani di età compresa fra i 15 e i 25 anni, età prettamente scolastica e accademica.
Il Dott. Giuseppe Fichera ha posto l’attenzione sull’importanza del benessere individuale nelle sue plurime sfaccettature quali: il corretto riposo, che si esplica nel ritmo circadiano, l’integrità psicologica ed emotiva personale, e in ultimo una corretta alimentazione, essenziale per lo sviluppo cerebrale, sottolineando gli effetti psicologici, psicosociali e fisici che scaturiscono dalla malnutrizione.
L’epicentro di un disordine alimentare consta di molteplici fattori biologici, genetici, ambientali, sociali, psicologici e psichiatrici ma, ha sottolineato il Dott. Giuseppe Fichera, c’è comunque da parte del paziente un’ossessiva sopravvalutazione dell’importanza della propria forma fisica, del proprio peso e corpo e una necessità di stabilire un controllo su di esso. Naturalmente, comportamenti negativi da parte di componenti familiari, eccessivo stress, o aspettative deluse, o ancor peggio traumi, sono tra le maggiori cause di queste malattie.
Gli giovani studenti hanno immediatamente colto l’opportunità di porre quesiti chiarificatori in merito alle abitudini alimentari da assumere per evitare le drammatiche conseguenze dei DCA e hanno chiesto consiglio all’esperto su come correggere le abitudini viziate circa il sonno e il riposo.
In ultimo, alla profonda domanda su come si possa aumentare l’autostima, l’esimio Prof. Giuseppe Fichera ha risposto che l’autostima non nasce dalle capacità fisiche, bensì dal sapere e, dal sapere di essere, per essere autonomi dagli altri. Ha infine concluso con quest’esortazione: “Fatevi restituire la libertà individuale”.