Teatro Stabile di Catania, trovato accordo fra Regione e sindacati

Teatro Stabile di Catania, trovato accordo fra Regione e sindacati

CATANIA – Nel corso dell’incontro chiesto da SLC CGIL e UILCOM UIL di Catania all’assessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi ed al quale hanno partecipato i vertici del Teatro Stabile di Catania e le sigle sindacali FISTEL CISL e UGL SPETTACOLO, sono state concordate misure e strumenti utili all’uscita del teatro dalla impasse finanziaria; una crisi causata dalle mancate erogazioni in tempo utile delle somme previste nei bilanci degli enti pubblici finanziatori.

Anche in questa occasione abbiamo trovato, nella persona dell’assessore regionale Cleo Li Calzi, un’interlocutrice attenta e puntuale rispetto alle esigenze del Teatro Stabile di Catania che, nonostante i continui tagli, continua a confermare la propria eccellenza nell’intero panorama nazionale dichiarano il segretario generale SLC CGIL Davide Foti ed il segretario generale UILCOM UIL Giovanni Nicotraciò lo si deve anche alla volontà di chi sta condividendo, a costo di grandi sacrifici, il continuo sforzo di riorganizzazione attraverso il quale si sta praticando una attenta politica di tagli che non incidono sulla qualità della programmazione artistica. Una di queste manovre riorganizzative prevede il taglio anche dei laboratori in affitto. Le attività correlate dovranno essere spostate in locali vuoti che si trovano nel patrimonio del Comune di Catania. In questo caso i risparmi servirebbero, appunto, per rilanciare le attività dei laboratori. Anche in questo caso la proposta di spostare i locali è stata condivisa e ci pare strano che qualche mese fa si accusasse il teatro di voler produrre nei propri laboratori anche scene teatrali da vendere ad altri teatri ed oggi invece dalle stesse parti si accusa il teatro di voler dismettere i propri prestigiosi laboratori. Sembra che ogni occasione appaia buona, a costo di dire il tutto ed il contrario di tutto, per intaccare il prestigio del Teatro. Ogni tanto, un pizzico di coerenza non guasterebbe“.