I.I.S. “Concetto Marchesi” di Mascalucia, incontro-dibattito “La denuncia: primo strumento per combattere la criminalità” – VIDEO

I.I.S. “Concetto Marchesi” di Mascalucia, incontro-dibattito “La denuncia: primo strumento per combattere la criminalità” – VIDEO

MASCALUCIA –La denuncia: primo strumento per combattere la criminalità” è il tema dell’’incontro-dibattito organizzato dall’I.I.S. “Concetto Marchesi” di Mascalucia, diretto dalla prof.ssa Lucia Maria Sciuto, in collaborazione con l’Associazione Antimafia e Legalità.

L’iniziativa – che si è svolta presso il cinema Moderno di Mascalucia mercoledì 30 marzo per l’intera mattinata alla presenza del sindaco etneo Vincenzo Magra e del Comandante della Tenenza dei Carabinieri Capitano Rosario Torrisi – ha consentito agli studenti di conoscere aspetti e testimonianze sul valore della denuncia del fenomeno mafioso.

I lavori sono stati aperti con la visione del cortometraggio “Io ho denunciato” – tratto dall’omonimo romanzo di Paolo De Chiara sulla storia di un imprenditore siciliano che ha trovato il coraggio di denunciare e diventare “testimone” di giustizia – e che è stato il punto d’avvio per dibattere con l’avv. Vincenzo Guarnera, noto penalista catanese difensore del protagonista del corto, con il Produttore/Regista Chiaramonte – premiato alla 77° Edizione della Mostra del Cinema di Venezia 2020 con il Premio Starlight International Cinema Award, come miglior produttore per film di impegno sociale – e con il Giudice Vittorio Teresi, stimato magistrato che ha collaborato con valorosi rappresentanti dello Stato come Rocco Chinnici, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.

Le dichiarazioni del Giudice Teresi e dell’Avv. Guarnera

 

 

 

Moderatori i docenti del “Marchesi” Agata Cullurà – referente del Progetto AP 04 PTOLIS-Legalità ed Enrico Savuto – referente per l’Educazione civica.

Nelle parole di Laura Basile – vicepresidente dell’Associazione Antimafia e Legalità nonché componente del Consiglio d’istituto – l’esortazione alla responsabilità del cambiamento: “La presenza della criminalità in questo territorio è molto forte nonostante i successi delle Forze dell’Ordine”.

Sono convinto” – ha quindi sottolineato successivamente l’Avv. Guarnera – “che la scuola sia l’unica speranza per il cambiamento. Il ruolo fondamentale della scuola è promuovere coscienza critica e civile, quello di associazioni come Antimafia e Legalità, della quale ho l’onore di essere presidente, è di sostenere e aiutare chi decide di denunciare e diventare testimone di giustizia”.

Molte e interessanti, per presa consapevolezza, sono state le domande che gli studenti hanno rivolto agli ospiti.

Se a base di complicità e omertà ci sono paura e, spesso, condivisione di principi” – ha spiegato il giudice Teresi rispondendo a una delle domande degli studenti – “la carta vincente per sconfiggere la mafia è il suo isolamento grazie all’unione dei cittadini onesti. Cambiare mentalità nella quotidianità significa togliere consenso con una vera rivoluzione culturale non solo per un’opzione di natura etica ma anche per convenienza personale, perché la mafia arricchisce pochi mentre la legalità si traduce nella redistribuzione della ricchezza”.

Un’iniziativa come quella di oggi, realizzata in sinergia con le istituzioni e l’associazionismo del territorio” – dichiara infine il Dirigente Scolastico dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” – “testimonia ancora una volta che la scuola è il luogo di promozione della cultura e presidio della legalità per le giovani generazioni e per l’intera comunità. E in questo contesto mi si offrirebbe l’opportunità di una mia ‘denuncia/domanda’: perché da tre anni a questa parte, e ritengo che i termini volgono alla scadenza, non sono ancora stati aperti i cantieri, per una somma stanziata di 12 milioni e mezzo di euro, relativi al completamento del plesso scolastico di via Case Nuove con la costruzione di Palestre, Aula Magna e aule? Più volte ho scritto all’ufficio competente della Città Metropolitana chiedendo, in qualità di dirigente di una Istruzione scolastica, una risposta che non mi è stata data. Chiedo, pertanto, agli ordini preposti di essere Ricevuta, ascoltata per avere una esaustiva e definitiva risposta. Siamo stanchi di tutti i sacrifici e gli sforzi organizzativi che abbiamo messo in atto continuando a mantenere un servizio di istruzione e formazione qualitativamente adeguato, tra le tante difficoltà”.

Articolo redatto in collaborazione con la Prof.ssa Mimma Furneri