La Russia prosegue l’attacco, missili vicino al confine polacco: si teme escalation

La Russia prosegue l’attacco, missili vicino al confine polacco: si teme escalation

UCRAINA – Prosegue, purtroppo senza sosta, la guerra in Ucraina e l’attacco missilistico sulla base militare vicino a Leopoli ha ucciso 20 persone, secondo quanto riferito dai servizi di soccorso al Guardian.

Il numero delle vittime è molto maggiore a quello annunciato finora dalle autorità, mentre la stessa fonte conferma che i feriti sarebbero 57.

Maksym Kozytskyy ha confermato che la Russia ha lanciato 30 razzi contro il complesso che si trova a circa 25 chilometri dal confine con la Polonia, mentre le prime informazioni parlavano di 8 missili.

Questo è un nuovo attacco terroristico alla pace e alla sicurezza vicino al confine con Ue e Nato“, afferma su Twitter il ministro della difesa ucraino Oleksii Reznikov. “Serve agire per mettere fine a tutto questo. Chiudete i cieli!“, prosegue.

Le forze armate russe hanno anche colpito la base aerea di Ivano-Frankivsk (nella parte occidentale del Paese) e a riferirlo è il Kyiv Independent, citando il sindaco della città Ruslan Martsinkiv, spiegando che l’aeroporto è stato nel mirino degli attacchi russi per il secondo giorno di fila.



Le forze russe stanno tentando di circondare quelle ucraine nell’est del Paese avanzando dalla direzione di Kharkiv e Mariupol. Nel frattempo, il collettivo hacker Anonymous ha mandato un messaggio ai cittadini russi sollecitandoli a insorgere contro Putin e a rimuoverlo dal potere. Lo riporta il Guardian online.

Voi siete intrappolati dietro una cortina di ferro di propaganda, con il vostro governo che cerca di tenervi all’oscuro della trattativa internazionale, fuori dalla paura per quello che potreste scoprire. Il regime di Vladimir Putin sta compiendo crimini di guerra con la sua recente invasione dell’Ucraina, che ha causato un’enorme crisi di rifugiati e innumerevoli morti”, dichiara Anonymous.

Gli occupanti sul territorio della regione di Kherson stanno cercando di ripetere la triste esperienza della formazione di pseudo-repubbliche“, ha detto il presidente ucraino in un video. “Stanno ricattando i leader locali, mettendo pressione sui deputati, cercando qualcuno da corrompere“, ha aggiunto.

Ancora, le sirene hanno suonato in piena notte in tutta l’Ucraina, anche in quell’ovest finora considerato relativamente al sicuro dall’avanzata della Russia. Mentre Kiev appare sempre più accerchiata e Mariupol allo stremo, l’esercito di Mosca colpisce con violenza anche Kherson dove solo poche ora fa il consiglio regionale ha respinto il possibile referendum russo per l’indipendenza per creare una Repubblica popolare simile a quelle create nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk.