AUGUSTA – La presenza di cellulare e dispositivi di comunicazione all’interno degli istituti penitenziari siciliani e non sono una vera e propria piaga e pericolo per la sicurezza, oltre che una violazione. Proprio nella serata di mercoledì, nella struttura penitenziaria di Augusta, in provincia di Siracusa, i poliziotti hanno sequestrato 5 dispositivi.
Sono stati circa 30 gli agenti che hanno preso parte all’operazione condotta nelle sezioni del Reparto “Alta sicurezza” dove sono ristretti pericolosi detenuti appartenenti al circuito Alta Sicurezza poiché soggetti facenti parte della criminalità organizzata.
Gli accurati accertamenti, sia su spazi che persone, hanno permesso alla polizia penitenziaria di trovare e sequestrare 4 smartphone di diversi modelli, 1 microtelefono, diverse schede telefoniche nuove e vecchie con diversi cavi carica batterie. Inoltre, durante l’operazione, gli agenti hanno trovato anche della sostanza stupefacente.
L’operazione è il risultato di una lunga e intensa attività di intelligence dei baschi azzurri, coordinati dalla presenza del Comandante e del Vice, assieme a 2 sottufficiali che partecipano attivamente all’attività investigativa che porta a risultati evidenti, dove una squadra di poliziotti penitenziari hanno messo in opera la propria professionalità, senza la quale non si possono raccogliere i frutti di una precedente intensa attività investigativa.