CATANIA – Individuare la terapia più appropriata per curare l’Artrite Idiopatica Giovanile e raggiungere uno stato di malattia inattiva nel più breve tempo possibile.
Lo prevede uno studio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria G. Rodolico-San Marco di Catania guidata dal direttore generale Gaetano Sirna, selezionato dalla Fondazione Gimbe tra i 10 progetti premiati con 30mila euro ciascuno, nell’ambito del Bando “Roche per la ricerca clinica – A supporto delle figure di data manager e infermieri di ricerca”.
Il data manager selezionato svolgerà per 12 mesi attività di ricerca clinica nell’azienda ospedaliero universitaria etnea, dove avrà l’opportunità di consolidare le proprie competenze per gestire al meglio lo studio clinico e conseguire risultati importanti in termini di miglioramento della qualità della ricerca stessa e della sicurezza dei pazienti che vi partecipano.
Lo studio AIG, coordinato da IRCCS Gaslini di Genova, mette a confronto le strategie terapeutiche STep-up e step-down nell’artrite infantile.
L’artrite idiopatica giovanile è una delle malattie croniche più frequenti in età pediatrica, con una incidenza annuale di 2-20 casi su 100mila e una prevalenza di 16-150 casi su 100mila.
Lo studio intende quindi individuare la scelta terapeutica vincente volta a evitare l’estensione del danno e l’eccessiva medicalizzazione, diminuire il grado di disabilità e portare al miglioramento della qualità di vita dei pazienti e familiari.
Il progetto è stato seguito da Patrizia Barone, responsabile del Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione, Diagnosi e Cura delle Malattie Rare Reumatologiche del bambino dell’Unità Operativa Complessa di Broncopneumologia Pediatrica dell’Azienda catanese.
“Il ‘Comparison of STep-up and step-down therapeutic strategies in childhood ARthritiS, (The STARS trial)‘ è uno studio interventistico realizzato nell’ambito del grant AIFA N. 2016-02364494 promosso dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e cofinanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo“, dichiara la coordinatrice.
“Il progetto è coordinato da PRINTO (Paediatric Rheumatology international Trial Organisation), network di ricerca internazionale fondato nel 1996 da due medici del Gaslini, Alberto Martini e Nicolino Ruperto, ed è condotto nei centri di ricerca con sede in Italia. L’obiettivo è verificare l’efficacia di due strategie confrontando la loro capacità di indurre la remissione clinica della malattia“, prosegue.
Gli altri 9 Enti vincitori coinvolti provengono da Friuli Venezia-Giulia, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte.
È ormai evidente che per assicurare gli standard qualitativi ed etici richiesti nell’ambito della ricerca, il valore aggiunto sia rappresentato da figure professionali nuove, come quelle del data manager e dell’infermiere di ricerca, essenziali non solo per garantire la qualità dei dati raccolti ma soprattutto per il coordinamento degli studi clinici, delle procedure e di tutto il personale coinvolto nella sperimentazione.
A supporto della formazione continua di tali figure, Roche ha confermato il suo impegno anche per il 2022, lanciando la nuova edizione del bando.