Anche a Catania studenti contro l’alternanza scuola-lavoro e gli esami di maturità – FOTO, VIDEO e INTERVISTE

Anche a Catania studenti contro l’alternanza scuola-lavoro e gli esami di maturità – FOTO, VIDEO e INTERVISTE

CATANIA – Studenti in piazza, strade bloccate, traffico in tilt anche a Catania, oltre che Palermo e altre città d’Italia. In queste ore tantissimi studenti di diverse scuole del capoluogo etneo hanno rinunciato al loro diritto allo studio partecipando in massa a un corteo contro l’alternanza scuola-lavoro.

Si alza un unico grido di protesta per dare voce a due alunni come loro, che non potranno più farlo. Parliamo di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, deceduti mentre stavano effettuando uno stage aziendale in un incidente sul lavoro. “La vostra scuola uccide“, “Di scuola-lavoro non si può morire“, si legge in alcuni striscioni.

Ma non è il solo motivo che ha spinto gli studenti a manifestare. Al centro del mirino anche l’esame di maturità proposto dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che reintroduce lo scritto dopo due anni di stop dovuto alla pandemia.

Parola agli studenti

In rappresentanza dei loro compagni, due studenti – intervenuti ai nostri microfoni – hanno esposto le forti motivazioni che li hanno spinti a manifestare.

Le cause sono legate a noi studenti, non possiamo rimanere impassibili quando nostri coetanei muoiono per l’alternanza scuola-lavoro. Ma si protesta anche per gli esami di maturità. Dobbiamo essere tutti insieme a fare la differenza“, sostiene Agatino.



 

 

Oggi noi studenti e studentesse abbiamo deciso di scendere in piazza in seguito alle morti sconvolgenti dei nostri coetanei durante l’alternanza scuola-lavoro, ma anche a seguito della scelta del governo di tenere anche la seconda prova scritta“, spiega Giulia.

 

Sciopero generale della scuola

Gli studenti non sono soli. USB Scuola ha dichiarato, per oggi, infatti, lo sciopero generale della scuola per sostenere la “lotta” dei ragazzi e chiedere la fine dell’alternanza scuola-lavoro oltre che le dimissioni del ministro Bianchi.

Claudia Urzì, responsabile provinciale USB Scuola Catania, in prima linea per la protesta ha dichiarato: “Siamo in piazza accanto a voi. Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle morti di Lorenzo e Giuseppe. L’istruzione non si vende e non si compra“.

 

Le immagini video

Ecco le immagini video del corteo, fortemente sentito dagli studenti catanesi.

 

 

 

Le foto