TASI: Sicilia nel caos, proteste del Codacons

TASI: Sicilia nel caos, proteste del Codacons

CATANIA – La TASI, una delle tante tasse periodicamente gravanti sul portafoglio del contribuente, dovrà essere regolarmente pagata entro il prossimo 16 giugno. L’ammontare della rata però resta ancora ignota ai cittadini così come, almeno nella maggior parte dei casi, il termine ultimo fissato per la scadenza della stessa.

La Sicilia – sostiene a gran voce il segretario nazionale della CODACONS Francesco Tanasi – è nel caos, ancora una volta“. La situazione è pressoché identica a quella verificatasi lo scorso anno: anche quella volta infatti “numerosi Comuni non avevano deliberato le aliquote relative alla tassa sui servizi indivisibili“.

Ad aggravare il tutto contribuisce infine la farraginosa burocrazia di molti Comuni siciliani che, nonostante la data ultima per il pagamento della TASI sia stata fissata (ma non comunicata all’utenza) per il prossimo 16 giugno, non hanno ancora stabilito il valore delle aliquote né tanto meno le detrazioni applicabili ai contribuenti. Qualora quindi il proprio Comune di appartenenza rientri nella suddetta tipologia, chiarisce una volta per tutte Francesco Tanasi, “i contribuenti dovranno versare il 50% della Tasi pagata per il 2014, in attesa che i Comuni pubblichino le nuove aliquote entro il 28 ottobre, ma non tutti ne sono a conoscenza”.

La situazione, alquanto problematica, non ha mancato di gettare nello sconforto l’utenza: non è un caso che proprio in questi ultimi giorni si sia registrata nelle sedi del CODACONS dislocate per la regione un’impennata delle richieste d’aiuto da parte di ignari cittadini che, non solo devono pagare le tasse, ma, come se non bastasse, si trovano a dover fare i conti con una fiscalità irregolare e farraginosa.