CATANIA – Tra i mesi di gennaio e febbraio si è rinnovata la consolidata collaborazione tra la Scuola Secondaria di I grado “Quirino Maiorana” di Catania e il Centro Universitario per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agrosistemi dell’Ateneo catanese. Da alcuni anni, infatti, il CUTGANA, nell’ambito del progetto “ScuolAmbiente”, promuove nelle scuole di ogni ordine e grado un’attenta attività di formazione indirizzata, in maniera particolare, alla sensibilizzazione dei ragazzi sui temi legati alla conoscenza, al rispetto e alla conservazione dell’ambiente.
Presso la “Maiorana”, così, con la regia della dirigente scolastica, dott.ssa Gisella Barbagallo, coadiuvata nell’occasione dalla referente per l’ambiente, prof.ssa Giulia Condorelli, nei giorni scorsi si sono succeduti gli interventi in presenza della biologa, dott.ssa Emilia Musumeci, che, con competenza, ha proposto ai ragazzi tre interessanti percorsi di discussione e approfondimento: “Pandemia e ambiente”, “Alimentazione e sostenibilità”, “European Green Deal”.
Partendo da esempi concreti e dalle esperienze vissute dai ragazzi, non ultime la pandemia da Covid-19, appunto, o le alluvioni che nell’ottobre scorso hanno interessato, a più riprese, Catania e la Sicilia orientale, la dottoressa Musumeci ha affrontato con le classi partecipanti al progetto temi-chiave come il cambiamento climatico, il valore della biodiversità, il risparmio energetico, il consumo del suolo e l’importanza delle riserve e delle aree protette.
L’interesse degli alunni, opportunamente preparati agli incontri dal corpo docente, non è certo mancato e tutti, anzi, hanno manifestato non solo il desiderio di conoscere in maniera più profonda gli argomenti presentati, ma anche il bisogno di diventare parte consapevole e concretamente attiva di quel processo di cambiamento culturale, non più procrastinabile, che nei prossimi anni dovrà necessariamente condurre ad un rapporto uomo e ambiente fondato sul principio della sostenibilità.
A meno di non scoprire, a breve, un secondo pianeta Terra – lo sostengono gli scienziati più accreditati – non ci sono alternative: e i ragazzi, più degli adulti, sembrano averlo capito.