RAGUSA – In questi ultimi giorni della stagione venatoria 2021/2022, la polizia provinciale di Ragusa, coordinata dal comandante Raffaele Falconieri, su direttiva del Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Salvatore Piazza, ha rafforzato i dispositivi di controllo antibracconaggio su tutto il territorio della provincia ed, in particolare, nelle zone di maggiore pressione venatoria.
Durante uno dei servizi serali e notturni, una pattuglia della polizia provinciale, percorrendo la Strada Provinciale 12 “Giarratana-Buccheri”, dopo avere udito una rapida sequenza di colpi di fucile provenienti da un bosco (già interessato dal devastante incendio dell’estate scorsa) nei pressi di Giarratana, intercettava un fuoristrada con tre soggetti a bordo.
All’interno del veicolo sono stati ritrovati due esemplari di daino (un maschio e una femmina), appena abbattuti e con evidenti ferite da armi da sparo e due fucili (di cui uno con caricatore non consentito fino a 10 colpi) e munizionamento vario, tra cui cartucce con munizione spezzata vietata dalla legge per la caccia agli ungulati.
Poiché il daino non è specie cacciabile nel territorio della Regione siciliana, dopo l’identificazione nei modi di rito i tre soggetti (G.M. di anni 73 e D.M. di anni 41 entrambi di Ragusa, e M.C., 24 anni, di Chiaramonte Gulfi) sono stati denunciati all’autorità giudiziaria in stato di libertà il primo per abbattimento, cattura e detenzione di specie di mammiferi nei cui confronti la caccia non è consentita e per avere esercitato la caccia con mezzi vietati (per le caratteristiche dell’arma e delle munizioni utilizzate), mentre gli altri due per l’ipotesi di reato di tentato furto venatorio in concorso.
I due fucili e 27 cartucce di vario tipo, sono stati sottoposti a sequestro. I due daini sono stati invece consegnati all’Ufficio Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, Area Territoriale di Ragusa, per gli accertamenti di competenza.