ITALIA – A chi soffre di patologie alla tiroide, l’Inps riconosce un’indennità sulla base dell’invalidità certificata da una commissione medica dell’Istituto di previdenza. Per il 2022, i soggetti che manifestano un’invalidità superiore al 74%, e rispettano determinati requisiti reddituali, possono fare richiesta di un assegno che può arrivare fino a 550 euro. Di seguito le patologie interessate, i criteri per poter accedere al contributo e come fare domanda.
DISTURBI PER POTER ACCEDERE AL BONUS
Affinché si possa fare richiesta del suddetto bonus, dunque, è necessario che l’interessato sia affetto da una patologia della tiroide e che questa sia particolarmente invalidante.
Esistono forme più o meno gravi, così come le conseguenze patologiche di queste. Quindi, qualora dovesse esserci una gravità tale da comportare una condizione d’invalidità, l’interessato potrebbe avere accesso ai benefici economici riconosciuti per il suo stato di salute. Per le patologie connesse al malfunzionamento della tiroide vengono riconosciute le seguenti percentuali d’invalidità:
• ipertiroidismo o l’ipotiroidismo grave con ritardo mentale: invalidità in misura fissa del 100%;
• iperparatiroidismo primario: invalidità in misura fissa del 50%;
• ipoparatiroidismo non suscettibile di utile trattamento: invalidità dal 91 al 100%.
COME FARE RICHIESTA
I soggetti che soffrono di queste condizioni patologiche, in possesso dei relativi certificati a firma dal proprio medico di base che dimostrino la sussistenza di malattia tiroidea, possono ottenere il contributo facendo richiesta dell’accertamento dell’invalidità civile prima all’Asl e successivamente all’Istituto di previdenza.
Compilato da parte del medico il certificato introduttivo a pagamento sul portale dell’Inps, verrà rilasciata la ricevuta cartacea dell’operazione online e una copia del certificato medico originale, valido 90 giorni. A quel punto si può procedere con la presentazione della domanda di indennità all’Inps, o in un patronato o direttamente sul sito internet dell’Istituto, tramite l’accesso attraverso le proprie credenziali Spid o Cie (carta d’identità elettronica).
BONUS TIROIDE: QUANTO SPETTA
A seconda dell’attestazione della percentuale di invalidità verrà riconosciuto un assegno che va da 291,60 euro per chi ha un’invalidità dal 74% a un ammontare massimo di 550 euro per chi non è autonomo ed è dunque riconosciuto come invalido al 100%.
Di conseguenza i diritti riconosciuti sulla base delle soglie di invalidità civile delineate dall’Inps
• da 34%: diritto ad ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale;
• da 46%: diritto al collocamento mirato;
• da 51%: dritto al congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL;
• da 67%: diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa). Tessera regionale di libera circolazione, con tariffa agevolata, con limite ISEE pari o inferiore a 16mila euro;
• da 75%: diritto all’assegno mensile di assistenza, concesso alle persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni prive di impiego. È incompatibile con altri redditi pensionistici. Per chi supera i 65 anni d’età è previsto l’assegno sociale dell’Inps;
• 100%: diritto alla fornitura gratuita ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Collocamento obbligatorio se presente capacità lavorativa residua. Esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa). Tessera di libera circolazione gratuita. Pensione di inabilità per le persone di età compresa tra 18 e 65 anni, nei rispetti dei limiti reddituali;
• 100% + indennità di accompagnamento: si intende la persona incapace di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere autonomamente le azioni quotidiane. Per chi supera i 65 anni c’è l’assegno sociale dell’Inps.
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