CATANIA – Da palazzina nel centro storico in mano ai clan mafiosi, a struttura per la promozione della legalità gestita da associazioni che promuovono attività di laboratorio e animazione socio educativa per le comunità marginali. L’Amministrazione Comunale etnea ha pubblicato il bando di gara per valutare la migliore proposta progettuale per affidare, a titolo gratuito, ad associazioni che ne hanno i requisiti, l’immobile di 86 metri quadrati che fa parte di un fabbricato di due elevazioni fuori terra, per sei anni, rinnovabili per altrettanti anni. Si tratta di un’unità immobiliare confiscata dallo Stato e assegnata al Comune sottraendola al patrimonio appartenente alle organizzazioni criminali che gestivano il malaffare nella cosiddetta piazza dello spaccio della droga a “San Cocimo”, al primo piano del civico numero 3 di piazza Machiavelli con ingresso dal cortile Monaca.
Lo scorso 28 settembre il sindaco con l’assessore Michele Cristaldi aveva firmato pubblicamente, davanti al prefetto Librizzi, il passaggio di consegna dall’Agenzia nazionale dei beni confiscati, sei anni dopo la sentenza definitiva di sottrazione del patrimonio alle cosche malavitose, insieme ad altri locali utilizzate dal Comune come alloggi di emergenza per famiglie in difficoltà.
“Un altro segnale forte delle istituzioni pubbliche contro la mafia e un positivo messaggio di speranza ai più giovani – ha detto l’assessore Cristaldi – che in quel quartiere troveranno un riferimento aggregativo e istituzionale dall’alto valore simbolico e sociale. Gli uffici stanno eseguendo con grande impegno, una precisa direttiva del sindaco di mettere a bando quanti più beni possibile per farli gestire ad associazioni che promuovono il bene comune o utilizzarli in via diretta per scopi sociali dai servizi sociali comunali”.
Il bando con lo schema di domanda è pubblicato alla voce avvisi del sito del Comune. Le domande di partecipazione alla procedura di assegnazione dell’immobile dovranno essere presentate entro il prossimo primo febbraio. I criteri principali per individuare l’associazione beneficiaria, riguardano la qualità della proposta progettuale in termini di ricaduta sul territorio dal punto di vista sociale e la coerenza con le priorità indicate dall’Amministrazione per la creazione di spazi per la promozione di attività rivolte a soggetti svantaggiati e l’organizzazione di attività culturali ludico ricreative ed educative; capacità di offrire servizi gratuiti al Comune; promozione e attivazione di una rete tra gli enti territorialmente coinvolti, al fine di garantire il godimento del bene a più soggetti.