SICILIA – Secondo i dati raccolti dall‘Osservatorio CittàClima di Legambiente, oggi pubblicati, mostrano un quadro abbastanza negativo sulla situazione climatica sul territorio dell’Isola. Infatti la Sicilia occupa il “primato” nella classifica degli “eventi estremi” che hanno colpito l’Italia in 11 anni (dal 2010 al 2021) e proprio la nostra regione ha subìto circa 144 eventi estremi di cui soltanto 30 in questo 2021 con un incremento del 20%, così come quanto afferma Anita Astuto, responsabile di Energia e clima di Legambiente Sicilia.
La responsabile Astuto afferma: “Un tributo notevole in termini di vite umane e di danni sia in ambito agricolo che urbano che non può lasciare indifferenti. In termini di adattamento ai cambiamenti climatici, vanno assolutamente rivisti tutti gli strumenti di pianificazione sia su scala regionale che locale, affinché i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza siano davvero spesi in opere utili”.
L’Astuto fa un appello anche ai Comuni siciliani: “Hanno molto da fare, dai Pug (Piano Urbanistico Generale) ai Paesc (Piano d’azione Energia Sostenibile e Clima), questi ultimi assolutamente sottovalutati dalle amministrazioni, e che sono invece la risposta urgente e necessaria, perché sono quelli che pianificano quali sono le azioni su scala urbana da mettere in campo sia in termini di riduzione delle emissioni di gas serra (azioni di mitigazione) che di adattamento appunto ai cambiamenti climatici.
Ci auguriamo che questa dura lezione impartita dal clima, sia servita ai decisori politici in termini di consapevolezza sul fatto che non c’è più tempo da perdere e che la Sicilia è la regione che prima di altre patirà le conseguenze se non avviene un cambio di rotta”.
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