ITALIA – Cene di famiglia e feste con amici rischiano di dar via a grandi focolai, così a Capodanno il governo ha introdotto delle nuove restrizioni. I festeggiamenti in piazza sono stati del tutto annullati, così come concerti e spettacoli, ma c’è lo spettro delle feste al chiuso, infatti è partita la corsa ai tamponi.
Differenze Capodanno in zona bianca o gialla
Le regioni in zona bianca in questo momento sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta. Mentre le regioni in zona gialla sono Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e Province autonome di Trento e di Bolzano.
Fino al 31 gennaio 2022, in entrambe le zone, sono vietate feste, concerti e discoteche, sia all’aperto che al chiuso. Prima del decreto molte città avevano già intrapreso l’iniziativa di impossibilitare le feste in piazza, adesso è a tutti gli effetti una regola da rispettare, per tutti.
Per quanto riguarda bar e ristoranti, sia in zona bianca che gialla, è necessario il ‘Green Pass rafforzato‘ (quello che si ottiene con la vaccinazione o guarigione dal Covid entro gli ultimi sei mesi). Per la sera del 31, i controlli delle forze dell’ordine verranno notevolmente rafforzati soprattutto nei ristoranti, per far sì che non diventino sale da ballo. Unica eccezione tra zona bianca e gialla in questo ambito è che se si appartiene alla zona gialla potranno sedere un massimo di 4 persone assieme o un unico nucleo familiare.
I cenoni in casa, invece, cominciano ad avere alcune raccomandazioni. È consigliato di riunirsi con i vaccinati, arieggiare le aree e igienizzarsi spesso le mani, con l’invito a non scambiare posate, bicchieri e qualsiasi altro oggetto personale.
Non c’è alcun divieto di festeggiare in casa e nemmeno un numero massimo di ospiti da poter avere, ma è consigliato non organizzare veglioni senza regole e precauzioni, quindi feste private con un numero eccessivo di persone.
Necessario il super green pass anche per piscine, palestre, musei, mostre, centri benessere, centri termali, parchi tematici, parchi divertimento, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e sale casinò.
Infine, rimane l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 per quanto riguarda il trasporto pubblico, per partecipare ad uno spettacolo aperto al pubblico, per entrare nei musei, per partecipare ad eventi e competizione sportive, anche queste senza distinzione tra quelle al chiuso o all’aperto.
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