CATANIA – SAC, società di gestione dell’Aeroporto di Catania, comunica che, nella notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 dicembre, si è svolta una simulazione di incidente aeroportuale, test obbligatorio secondo la normativa nazionale e internazionale in applicazione del nuovo PEA, Piano di Emergenza Aeroportuale approvato in sede di Aerodrome Emergency Committee. L’esercitazione ha avuto lo scopo di testare la funzionalità del sistema di sicurezza e soccorso dell’Aeroporto di Catania.
“Abbiamo simulato un incidente aereo, una delle possibilità che potrebbe accadere in aeroporto”, commenta Vincenzo Fusco, Responsabile direzione aeroportuale Sicilia orientale di Enac. “L’esercitazione è un’attività che svolgiamo ogni anno in ottemperanza alle direttive nazionali e internazionali, a presidio della safety, ovvero a salvaguardia delle vite umane.
Come per gli atleti, è importante allenarsi per farsi trovare pronti: in questo caso, l’addestramento è utile, oltre che imposto da Enac e dalle regolamentazioni internazionali, per poter rispondere tempestivamente ed efficacemente a eventuali fatti nefasti di questo tipo. Tutto è stato realizzato, ovviamente, senza alcuna ripercussione sul traffico e sull’operatività dell’aeroporto”.
Nella simulazione di stanotte, sono state coinvolte tutte le funzioni aeroportuali.
L’esercitazione è scattata all’una ed è terminata intorno alle 3 del mattino. Ha coinvolto 78 comparse, provenienti dall’Istituto Tecnico Aeronautico “Arturo Ferrarin” e dall’Istituto tecnico-Liceo scientifico “G.B. Vaccarini” di Catania. Inoltre, sono stati coinvolti gli osservatori dell’ENAC e della Protezione civile e i rappresentanti della Prefettura. Per l’esercitazione sono stati utilizzati 4 mezzi dei vigili del fuoco aeroportuali, supportati da 2 mezzi provenienti dal comando centrale e 2 ambulanze del soccorso aeroportuale dell’Ontario Group supportate da un mezzo del 118. Oltre a un medico della Sanità aerea del Ministero della salute e un amministrativo dell’USMAF.
“L’autorità sanitaria governativa ovvero le Sanità Aeree del Ministero della Salute fanno parte dell’organizzazione della sicurezza sanitaria aeroportuale, a tutela del passeggero sia nei momenti preventivi che nell’evento critico“, afferma Claudio Pulvirenti, Direttore Regionale USMAF SASN SICILIA del Ministero della Salute.
“In casi come quello oggetto della simulazione, un crash aereo, l’assetto aeroportuale mette a disposizione l’entourage sanitario, il Servizio di Primo soccorso sanitario e le Sanità Aeree, che devono intervenire in caso di un evento critico per adempiere a delicate e molteplici assistenze di natura sanitaria. A ciò si integra il Sistema sanitario territoriale (118, aziende ospedaliere, Asp…)”.
Infatti, la gestione di una emergenza di questa tipologia è molto complessa e proprio per questo, il personale è particolarmente formato con strumenti adeguati.
“L’esercitazione appena conclusa si inquadra nella continua revisione dei processi e delle procedure operative per conseguire la maggiore conformità possibile ai dettami internazionali in tema di safety”, dichiara Marco Franchini, Accountable manager dello scalo etneo. “La cifra identificativa dell’amministrazione SAC è dare priorità alla sicurezza, che rappresenta il principale valore di una struttura aeroportuale. In questo senso, vanno visti anche i lavori, in fase di completamento, della via di rullaggio, eseguiti per adeguare ai più alti livelli di sicurezza e di qualità gli impianti e le attrezzature dedicate alle infrastrutture di volo”.