COMISO – La sera di giovedì 9 dicembre la Volante del Commissariato di pubblica sicurezza di Comiso ha proceduto all’arresto in flagranza di un uomo, 44enne, già noto alle forze di polizia, per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti atti a offendere.
In particolare, alle ore 22,30, gli agenti in servizio di controllo del territorio si sono recati in un esercizio commerciale del centro di Comiso dove era stato segnalato un uomo che minacciava il personale dipendente del bar. All’arrivo degli agenti il malfattore non era più presente, poiché allontanatosi spontaneamente poco prima.
I richiedenti chiarivano comunque che l’uomo, aveva minacciato di ucciderli se si fossero rifiutati di dargli della birra; si era poi allontanato avendo intuito l’imminente arrivo di una pattuglia della polizia, facendo perdere le proprie tracce.
Trascorsa circa mezz’ora, l’esagitato si è presentato nuovamente nel medesimo bar inveendo contro i dipendenti e minacciandoli nuovamente di morte perché avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Quando gli agenti delle Volanti si sono imbatutti nel soggetto, egli si è presentato in stato psicofisico palesemente alterato.
I tentativi di ricondurlo alla calma risultavano vani: il soggetto ha assunto un atteggiamento ostile e di sfida verso gli agenti sino a entrare in contatto con uno di loro tentando di strattonarlo. A quel punto, l’uomo ha portato la mano destra all’altezza della cintura e impugnava il manico di un grosso coltello che teneva nascosto all’interno dei pantaloni.
Gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo prima che potesse utilizzare l’arma e farlo entrare nell’autovettura di servizio. Dall’interno del veicolo ha proseguito la sua azione violenta sferrando testate e calci sulle paratie interne e al finestrino posteriore dell’auto, procurandosi delle ferite.
É stato infine condotto negli uffici del locale commissariato dove, all’esito delle procedure di rito, è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, associato alla casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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