AGRIGENTO – Una vicenda che, se confermata, sarebbe di una gravità inaudita ed è per questo che l’associazione Codici ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento affinché venga fatta piena luce.
Al centro della vicenda il decesso di un paziente di 48 anni durante il trasporto in ospedale a bordo dell’ambulanza, una corsa contro il tempo che si è rivelata purtroppo vana a causa di una serie di presunte inefficienze denunciate dai familiari della vittima.
“Come associazione – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – siamo impegnati da anni in casi di malasanità con azioni legali volte a fare chiarezza su vicende drammatiche che presentano aspetti oscuri. Non sappiamo se questo sia uno di quei casi, di sicuro riteniamo che debbano essere approfonditi vari punti, a partire dall’intervento del 118, senza dimenticare il primo ricovero”.
Tutto ha inizio, infatti, alcune settimane fa in provincia di Bergamo, dove l’uomo si trovava per motivi di lavoro. Accusando sintomi di una gastroenterite, si reca in ospedale, da dove poi viene dimesso.
Una volta tornato ad Agrigento, nei giorni scorsi il 48enne lamenta spossatezza e febbre alta. La situazione peggiora e viene quindi richiesto l’intervento dell’ambulanza per il trasporto in ospedale.
Stando alla denuncia dei familiari, l’ambulanza sarebbe arrivata dopo circa 30 minuti, senza il medico di bordo e sarebbe ripartita in ritardo a causa della difficoltà di chiudere lo sportello, guasto ed aggiustato provvisoriamente con un filo da un parente del paziente, giunto nel frattempo sul posto.
“Confidiamo nell’operato della magistratura affinché venga chiarito quanto accaduto – afferma Giacomelli – e ci riferiamo non solo al trasporto in ambulanza, ma anche al ricovero in ospedale in Lombardia. Ci sono tante domande a cui bisogna dare una risposta”.