CATANIA – In occasione del Transgender day of remembrace (TDOR), che si celebra in tutto il mondo il 20 novembre, Arcigay Catania ha organizzato ieri una fiaccolata commemorativa nel quartiere di San Berillo, al fianco dei “fratelli” e delle “sorelle” trans del quartiere, per puntare i riflettori sul tema della violenza e dell’odio transfobico.
“Il Tdor non è solo commemorazione e ricordo – dice Lele Russo, responsabile gruppo Trans di Arcigay Catania – bensì è pure occasione di rivendicazione per la liberazione dei nostri corpi ‘in transito’. Rivendichiamo la liberazione dall’oppressione violenta della politica italiana, assente e codarda, che si compie quotidianamente sui nostri corpi e nelle nostre vite”.
“Affossare il ddl Zan, che avrebbe rappresentato strumento di protezione e risposta severa all’odio e alla violenza, anche transfobica, ci fa sentire soli e impauriti. Non smetteremo di combattere e sono convinto che ‘vinceremo’ questa battaglia per i diritti. A oggi, purtroppo, siamo ancora costrett* a subire odio e violenza a causa della disinformazione della gente, ma anche e soprattutto per l’assenza di rappresentatività politica in Governo“.
“Abbiamo scelto San Berillo – aggiunge il presidente di Arcigay Catania, Armando Caravini – perché è un luogo simbolo della comunità trans. Siamo vicini pure alla loro realtà, sin dal Pride 2016, e abbiamo confermato la nostra vicinanza, anche operosa, in occasione della pandemia da Covid, quando abbiamo avviato una raccolta fondi per aiutare il quartiere“.