ITALIA – La 10ª giornata di Serie A si è conclusa con l’ennesima vittoria del Napoli ed è doveroso stilare un resoconto sui 20 club della massima serie.
Partiamo proprio dai partenopei in testa insieme al Milan di Stefano Pioli. Entrambe le squadre hanno lasciato soltanto due punti per strada rispettivamente contro Roma e Juventus.
Il Napoli di Spalletti ha impressionato per solidità difensiva e gioco spumeggiante. Le due grandi scoperte sono state dettate dall’exploit di Fabian Ruiz e dall’imprescindibilità dell’ultimo arrivato Anguissa. In attacco probabilmente è la squadra più dotata del campionato con la furia, la rapidità del bomber Osimhen e la “cazzimma” del capitano Lorenzo Insigne (nodo contratto da sciogliere).
Il Milan ha potuto contare sul collettivo e sulle giocate del portoghese Leao, vero asso nella manica dei rossoneri. La squadra, purtroppo, non sta mantenendo lo stesso passo in Champions League dopo aver perso 3 partite su 3 anche se rimangono flebili speranze. I tifosi attendono con ansia il ritorno dell’estremo difensore Maignan dopo l’operazione al polso.
Un gradino più sotto troviamo le compagini di Inter, Roma, Atalanta e Lazio con una differenza da terzo a sesto posto di soli 4 punti.
Partendo dalla squadra di Simone Inzaghi c’è da segnalare la grande dote realizzativa espressa in questi primi due mesi di Serie A con Dzeko e Lautaro Martinez sugli scudi rispettivamente con 7 e 5 marcature. Ottime le prestazioni dell’esterno Federico Di Marco mentre ancora si attende l’esplosione, tra paragoni imponenti e aspettative di troppo, dell’olandese Dumfries, acquistato a fine estate dal PSV. Unica nota stonata qualche gol preso di troppo a causa di alcune disattenzioni collettive.
La Roma di Mourinho aveva iniziato molto bene ma nell’ultimo mese ha subito dei grossi scivoloni. La vittoria contro il Cagliari da nuova linfa all’ambiente giallorosso che può lavorare con più serenità.
Grandissime prestazioni del capitano Lorenzo Pellegrini (già a 5 gol) e del solito Veretout mentre ci si aspetta di più da giocatori come Zaniolo, ancora a secco, e Mkhitaryan, spesso avulso dal gioco.
Capitolo Atalanta. Mister Gasperini da inizio campionato non ha potuto contare su tutti gli effettivi della rosa ma, nonostante ciò, è riuscito a portare a casa la bellezza di 18 punti.
Si è visto meno il calcio offensivo della “Dea” rispetto agli anni scorsi, reo degli infortuni gravati sul colombiano Muriel e sull’esterno a tutta fascia Gosens.
Una piacevole scoperta porta il nome di Roberto Piccoli, attaccante scuola nerazzurra che ha avuto la capacità di sfruttare le occasioni capitategli. Si spera che questo ragazzo venga osservato in ottica mondiali 2026 (e perché non 2022?) vista la carenza di giocatori nel ruolo di punta centrale.
Torniamo a Roma, questa volta sponda biancoceleste. La Lazio di mister Maurizio Sarri ha tutte le carte in regola per giocarsi un posto in Champions ma deve riuscire a trovare un quadra che permetta di usare tutti i giocatori migliori durante 90 minuti effettivi e un sistema di gioco che garantisca più solidità difensiva.
Parole non al miele quelle dell’allenatore verso il fantasista spagnolo Luis Alberto, discorso differente per il solito gigante serbo Milinkovic-Savic. Immobile lotterà come ogni anno per il titolo di capocannoniere sperando possa offrire prestazioni simili anche con la maglia azzurra.
La Juventus sta deludendo le aspettative e Dybala non può reggere da solo il peso dell’attacco. Nelle ultime partite la difesa sembra aver acquisito più sicurezza con i sempreverdi Bonucci e Chiellini. Male, ancora una volta, il centrocampo. Locatelli unica nota positiva, da rivedere Bentancur e Rabiot mentre si attende la forma migliore del ritrovato Arthur.
Fiorentina che sta facendo un bel campionato insieme al Sassuolo. Entrambe le squadre esprimono un calcio divertente, veloce e palla a terra sfruttando le verticalizzazioni.
Tra le fila dai neroverdi Frattesi non stupisce più dopo le ottime annate in Serie B e Domenico Berardi è la solita garanzia del reparto offensivo.
Vlahovic è la stella della squadra Viola (non rinnoverà) mentre c’è da sottolineare l’ottimo apporto difensivo di Milenkovic e l’estro del nuovo arrivato Nico Gonzalez.
Squadre come Bologna, Hellas, Torino ed Empoli esprimono un calcio propositivo affidandosi al collettivo più che ai singoli.
Barrow e Arnautovic i più in forma in casa Bologna mentre Hellas e Torino hanno mantenuto in linea di massima la rosa dello scorso anno con annessi ritocchi indispensabili come Brekalo o Caprari che non stanno dando punti di riferimento alle squadre avversarie.
Spostandoci in Friuli troviamo l’Udinese che come ogni anno punta a una salvezza tranquilla senza strafare trovando sicurezze, dopo la partenza di De Paul, nelle giocate del “Tucu” Pereyra e Gerard Deulofeu. Difesa sempre granitica con il terzetto composto da Becao, Nuytinck e Samir.
Discorso simile da fare per le compagini di Sampdoria, Spezia e Venezia chiamate ad ottenere più punti per raggiungere una posizione di sicurezza matematica.
Classifica bugiarda per queste squadre che molto spesso hanno giocato bene senza ottenere alcun punto.
Occorre maggior attenzione in fase difensiva e un pizzico di cinismo in più.
In conclusione, analizzando i risultati e le prestazioni delle ultime tre della classe, vale a dire Salernitana, Genoa e Cagliari, salta subito all’occhio la scarsa mole di gioco espressa e le rose meno competitive rispetto ad altre (discorso non valido per il Cagliari).
L’ultima vittoria della Salernitana contro il Venezia dà maggior consapevolezza dei propri mezzi. La squadra campana può, inoltre, contare su un campione come Franck Ribery. Difesa ampiamente da rivedere.
Il Cagliari si affida all’imprescindibile Joao Pedro mentre il Genoa al giovane Rovella e all’esperienza del capitano Domenico Criscito ma urgono rapidi cambiamenti per il raggiungimento di una salvezza che ad oggi sembrerebbe complicata.
Foto di repertorio