Sclerosi multipla, oltre seimila malati in Sicilia

Sclerosi multipla, oltre seimila malati in Sicilia

PALERMO Sono oltre seimila gli affetti da sclerosi multipla in Sicilia, ai quali si aggiungono ogni anno intorno ai duecento nuovi casi. Nell’isola, a registrare una prevalenza di casi di molto superiore alle altre aree siciliane sono le province di Enna e Caltanissetta. E il dato regionale supera la media nazionale. “In aree dell’Ennese e del Nisseno, rispetto al numero degli abitanti, i casi di sclerosi multipla sono maggiori rispetto alle altre zone della Sicilia, il fenomeno è stato notato negli anni. Qualcuno ha accostato il dato alle vecchie miniere, ma non c’è uno studio scientifico che lo confermi. Resta il fatto che l’incidenza è alta” osserva il dott. Angelo La Via, presidente per la Sicilia dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism). Altra teoria è che la malattia in Sicilia sia un retaggio genetico della dominazione normanna che, insieme agli occhi azzurri e ai capelli biondi, avrebbe “portato” la SM. In effetti, la malattia, in Europa, si manifesta di più nelle zone settentrionali.

Ma cos’è la sclerosi multipla? È una malattia neuro-degenerativa che attacca il rivestimento dei filamenti nervosi, in più parti del loro percorso. Le conseguenze sono la difficoltà di trasmissione o il blocco degli impulsi nervosi dal cervello alla periferia. Purtroppo, la causa resta ancora sconosciuta, anche se è certo un interessamento del sistema immunitario che, per una risposta aberrante, tenta di distruggere la mielina. Si manifesta, in maggior misura, tra i 29 e i 33 anni, ma può comparire anche tra i 10 e i 59 anni. Per frequenza è la seconda malattia neurologica nel giovane adulto e la maggiore causa di disabilità neurologica dopo i traumi per incidenti stradali.

In Sicilia, si parla ora di rivoluzione nell’organizzazione dell’assistenza agli affetti da sclerosi multipla, un momento di grande rilevanza sanitaria pubblica.
La Regione Siciliana ha dimostrato grande attenzione verso questi malati mettendoli al centro dell’attività assistenziale. È nato, infatti, il “Percorso Diagnostico-Terapeutico Assistenziale”, uno dei primi pubblicato in Italia, per la riscontrata necessità di creare nell’isola una rete dedicata alla patologia, al fine di riservare, a tutti i pazienti, lo stesso trattamento e seguirli, a partire dalla diagnosi, lungo tutto il percorso terapeutico. Il grosso impegno è individuare e trattare precocemente la patologia, prima che riesca a provocare lesioni neurologiche gravi ed estese, fino alla paralisi

“La Regione ha deliberato atti importanti per la sclerosi multipla. È il momento di prenderne coscienza ed operare al meglio”, ha puntualizzato Lucia Borsellino, assessore alla sanità della Regione Sicilia. Attualmente i centri siciliani dedicati alla sclerosi multipla sono diciassette divisi in sei Hub (centri di riferimento che possono fare anche le terapie più complesse) e undici Spoke (fanno capo all’Hub per terapie complesse). La ripartizione è stata fatta tenendo conto della distribuzione territoriale, del numero dei pazienti seguiti, del personale, dei requisiti strutturali atti ad effettuare terapie non semplici da attuare.

Un importante problema da risolvere è la necessità che il paziente trovi le risorse terapeutiche il più vicino possibile alla sua residenza. L’assessore Borsellino ha accennato ad un modello che avrebbe grande rilevanza nella Regione, liberando risorse da reinvestire: un polo riabilitativo e uno per la ricerca. Previsto anche un registro per il censimento dei malati: l’Aism contribuisce con centomila euro alla sua costituzione.

 Di seguito le dichiarazioni dell’assessore Borsellino

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