Detenuto aggredisce agente di Polizia Penitenziaria, la reazione del Sinappe: “Situazione difficile”

Detenuto aggredisce agente di Polizia Penitenziaria, la reazione del Sinappe: “Situazione difficile”

SIRACUSA – Ieri mattina un detenuto a regime comune, senza alcun motivo, ha aggredito un’agente di Polizia Penitenziaria.

Mentre si trovava all’interno del reparto, avrebbe tentato di sfuggire al controllo del personale che lo stava accompagnando, aggredendoli senza una motivazione comprensibile che potesse scatenare tanta ira. Ma non si tratta del primo episodio: pare infatti che l’uomo in passato avesse manifestato atteggiamenti simili.

L’aggressione ha visto coinvolte tre unità di Polizia Penitenziaria, una mattina e due il pomeriggio. Grazie all’immediato intervento di altri colleghi, la situazione non è degenerata.

Alle tre unità di Polizia Penitenziaria sono stati dati immediati soccorsi all’interno della Casa Circondariale ma, comunque, sono dovuti ricorrere ai sanitari delle strutture ospedaliere esterne, con prognosi di 15 giorni.

“Nel penitenziario siracusano – dice Rosario Mario Di Prima, coordinatore nazionale del SiNAPPe i detenuti continuano a essere insofferenti verso le regole e il personale di Polizia Penitenziaria senza giustificati motivi ma, sempre e solo, per l’inobbedienza alle regole disposte dall’ordinamento penitenziario e alla vita all’interno dell’istituto di pena.

La situazione nella casa circondariale di Siracusa, è diventata difficile sia per gli organici in sofferenza rispetto alle reali necessità, oltre che per le difficili condizioni lavorative che si sono venuti a determinare proprio in assenza di puntuali e visibili azioni d’incremento del numero degli organici”.

Immagine di repertorio