MESSINA – Il giudice della Corte di Appello di Messina, già ex sottosegretario all’Interno, Angelo Giorgianni, ha rassegnato le dimissioni dalla magistratura, 3 anni prima del previsto, dichiarando di farlo in quanto può permetterselo e perché vuole essere libero di poter esprimere le sue opinioni. Il togato, o meglio l’ex togato, ha partecipato sabato alla manifestazione di piazza del Popolo a Roma per ribadire la sua decisione.
Sul palco, Angelo Giorgianni ha anche parlato di un “preavviso di sfratto a coloro che occupano abusivamente i palazzi del potere” dato loro “dal popolo italiano“. Poi il giudice ha detto di volere un nuovo processo Norimberga per tutti i morti e la sofferenza che tali persone avrebbero causato.
Il magistrato, poi, parlando ha spiegato che da magistrato è tenuto ad onorare il popolo sovrano e che, siccome, lo rispetta ha deciso di lasciare la toga.
Giorgianni ricordiamo che è uno degli autori del libro ”Strage di Stato. Le verità nascoste del Covid 19”, con la prefazione del magistrato Nicola Gratteri. Il magistrato, però, dichiara di non accettare la definizione di no vax in quanto nel passato ha sempre fatto tutti i vaccini e che non vuole immunizzarsi contro il Covid poiché sembrerebbe una scelta affrettata.
Secondo Giorgianni, infatti, in questo momento la fretta per le vaccinazioni sarebbe ingiustificata in quanto vi sono le cure precoci. Poi il giudice ha spiegato di aver segnalato più volte la presenza di tali cure al presidente Musumeci e all’assessore Razza ma di non esser stato ascoltato.
L’ex sottosegretario all’Interno ha anche aggiunto che al omento in ballo c’è una battaglia troppo importante e che al momento si vuole limitare la libertà di pensiero e imporre una visione unica.
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