PALERMO – Aria frizzante a Palermo e non solo per la temperatura che è calata per le abbondanti piogge di questi giorni. Le voci relative alla trattativa in corso per la cessione della squadra rosanero ad un fondo inglese hanno elettrizzato l’ambiente.
Le dichiarazioni del presidente Mirri, riportate dalla stampa nazionale, sembrano aprire scenari imprevisti e favorevoli per la corsa del Palermo verso quel palcoscenico di prestigio atteso ormai da troppi anni.
Le esperienze del passato giustificano lo scetticismo dei tifosi, ma l’euforia per quello che potrebbe succedere è palpabile, anche se il contenzioso con Di Piazza potrebbe rendere complessa la trattativa. In questo clima di cauto, ma non troppo, ottimismo scenderà domani al Barbera un avversario pericolosissimo, il Foggia di Zeman, che con due vittorie nelle ultime due partite sembra aver imbroccato la strada giusta.
La gara, in programma alle 17,30, sarà un banco di prova severo per l’undici di Filippi, ancora alla ricerca di un assetto equilibrato e di un gioco produttivo e bello a vedersi.
Con l’indisponibilità per squalifica di Buttaro, dovrebbe essere certo il rientro in difesa di Lancini, mentre il centrocampo dovrebbe variare rispetto a lunedì sera per la presenza di Luperini accanto a De Rose. Sulle fasce dovrebbe essere confermato Doda a destra, mentre a sinistra Valente acciaccato dovrebbe lasciare il posto a Giron.
Nella trequarti, per effetto della febbre che ha bloccato Silipo, dovrebbero giostrare Fella e Floriano. Riconfermato Brunori unica punta. Ricapitolando Palermo in campo con il 3-4-2-1 con Pelagotti; Lancini, Perrotta, Marconi; Doda, De Rose, Luperini, Giron; Fella, Floriano; Brunori. Zeman dovrebbe schierare i satanelli con il 4-3-3 formato da Volpe; Martino, Sciacca, Girasole, Garattoni; Rocca, Petermann, Gallo; Merola, Ferrante, Curcio.