In viaggio alla riscoperta dei musei di Catania: chi conosce Ludum?

In viaggio alla riscoperta dei musei di Catania: chi conosce Ludum?

CATANIA – Esiste ormai da due anni ma in pochi lo visitano e ancora meno lo conoscono. Eppure basta fare un giro al suo interno per proiettarti all’istante in una realtà parallela e affascinante costituita da ottanta esperienze interattive uniche. Il vero problema? È aperto solo tre ore la settimana: la domenica.

Benvenuti all’interno di Ludum, il museo delle scienze che si trova al “Centro Sicilia”, in contrada Cubba. Benvenuti al nostro appuntamento settimanale alla scoperta dei musei catanesi, per lo più sconosciuti.

In quanti vanno spesso in questo noto centro commerciale? Ma soprattutto in quanti sanno dell’esistenza di Ludum? Rispondiamo noi: pochissimi. Basti pensare che lo scorso anno le visite sono state 15 mila. Stima questa che se associata al numero di persone che frequentano abitualmente il polo commerciale non regge il confronto.

“Lo scorso marzo Ludum ha compiuto due annidichiara Irene Maugeri, responsabile marketing del museo -. Nel 2013 noi dell’associazione Archiemede, abbiamo vinto un bando per la gestione del plesso che prima veniva amministrato dal Comune di Misterbianco, per costruire qui in Sicilia una realtà basata sulla scienza e sulla cultura museale”.

La Maugeri insieme a volontari e ragazzi laureati in fisica, lavora ogni giorno con l’obiettivo di attirare quanto più pubblico possibile all’interno della galleria. È un’iniziativa interamente autofinanziata dall’associazione Archimede che la gestisce e che cura le diverse attività all’interno della struttura: laboratori, servizi di asilo per i bimbi, grest estivi e visite guidate per i singoli avventori o per le classi delle scuole.

“Il nostro obiettivo è contenuto nel nome del museo – dichiara la dottoressa Maugeri – vogliamo accompagnare i nostri visitatori in percorsi guidati alla scoperta di 80 esperienze interattive, che vertono su branche della scienza legate al suono, alla luce, alla meccanica, seguendo come unico filo rosso il tema ludico. In questo modo – continua –  gli adulti approfondiranno le loro conoscenze sotto differenti punti di vista e i bambini verranno sollecitati sulla loro componente emozionale e del divertimento: un’accoppiata perfetta per risvegliare la loro attenzione!”.

E ancora “abbiamo provato spesso a fare campagne pubblicitarie e di volantinaggio all’interno del centro commerciale ma le uniche iniziative che hanno riscosso discreto successo sono quelle legate a servizi ludici dove c’era il personaggio in maschera oppure quelle legate all’asilo per i bambini. Anche il tentativo delle promozioni per i biglietti d’ingresso non ha sortito gli effetti sperati”.

Sono, dunque, poche le persone che sanno dell’esistenza di questo museo vicino ai luoghi dello shopping ed è anche per questa ragione che l’associazione, nella quale lavorano una dozzina di persone, che tengono aperto al pubblico il museo la domenica dalle 16,30 alle 19,30 oltre che lavorare per tutto il periodo scolastico come asilo e con le visite guidate per le scuole, ha preferito concentrarsi su un pubblico diverso senza riuscire a sfruttare l’affluenza del polo commerciale e al momento, non può fare altro che puntare sul grest estivo per i bimbi che, paradossalmente, è molto più affollato di quanto non lo sia il museo.