Chiedevano il pizzo ai commercianti: sequestrati beni anche ad ex Pip

Chiedevano il pizzo ai commercianti: sequestrati beni anche ad ex Pip

PALERMO –  Beni per 800.000 euro sono stati sequestrati dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Palermo a due persone coinvolte in indagini per estorsioni e usura, tra le quali un precario ex Pip della “Social Trinacria”.

Il provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale colpisce un’impresa edile, un salone di parrucchiera, quote sociali, tre immobili ad uso abitativo, due autovetture, due motocicli e disponibilitá finanziarie, riconducibili a Ignazio Romano e Maurizio Filippone.

Romano Filippone

Sin dagli anni ’90, Romano è stato più volte condannato per reati contro il patrimonio e nel maggio 2012 è stato arrestato in flagranza di reato dalla polizia di Stato per tentata estorsione aggravata, dopo le denunce di diversi commercianti di Palermo.

Romano, in concorso con altre persone, avrebbe richiesto somme di denaro ad alcuni negozi sotto la protezione del “mandamento” mafioso di Resuttana. Per questo l’anno scorso è stato condannato dalla Corte d’Appello di Palermo a 4 anni e 6 mesi di reclusione.

Filippone, quarantottenne ex dipendente della “Social Trinacria Onlus”, cooperativa partecipata dalla Regione che fornisce servizi sociali, arrestato nel 2012 per usura assieme a un complice praticava tassi di interesse sui prestiti compresi tra il 60% e il 120%.

A Filippone è stato inoltre contestato il reato di truffa, poichè, mentre svolgeva l’attività illecita di usura, risultava essere regolarmente in servizio.