Tromba d’aria a Pantelleria, l’analisi dell’esperto: “Come un piccolo tornado, era impossibile da prevedere”

Tromba d’aria a Pantelleria, l’analisi dell’esperto: “Come un piccolo tornado, era impossibile da prevedere”

PANTELLERIA – La tromba d’aria che ha colpito l’isola di Pantelleria la sera del 10 settembre “è stata di una violenza, mai registrata sull’isola prima d’ora. Dai danni provocati non posso escludere che la forza del vento sia stata di oltre 100 km orari. Una sorta di piccolo tornado, anche se l’origine è diversa“.

Ad affermarlo all’Ansa è Gianmaria Sannino, climatologo dell’Enea che negli anni scorsi aveva curato, in sinergia con il Politecnico di Torino, un progetto proprio a Pantelleria sul recupero dell’energia delle onde marine.

Le trombe d’aria si formano a mare per la differenza di temperatura tra atmosfera e acqua, si sviluppano velocemente come vortice e durano pochi minuti. È impossibile prevederle. Spesso non ce ne accorgiamo perché si verificano a mare aperto“, sottolinea ancora.

Per il climatologo quanto accaduto a Pantelleria è un segnale del “cambiamento climatico globale che stiamo vivendo. L’innalzamento della temperatura del mare Mediterraneo e le punte di caldo sino a 48 gradi registrati quest’estate proprio in Sicilia sono gli effetti di tutto questo“.

Sono segnali preoccupanti, il problema è che questi eventi estremi che superano già altri casi record si stanno verificando con molta più frequenza“. A tal proposito “è necessario capire che ci troviamo in una fase di transizione dal vecchio clima in cui ci siamo abituati in questi ultimi 40 anni alle nuove condizioni climatiche che potremmo avere se non agiamo subito sui nostri comportamenti“.

Fonte foto: Facebook – Dipartimento di Protezione Civile – Regione Siciliana