Catania, ora basta. Vincere e convincere contro il Cittadella

Catania, ora basta. Vincere e convincere contro il Cittadella

CATANIA – Chiudere il discorso salvezza. Il Catania non può permettersi ulteriori passi falsi. Potrebbe anche bastare un punto per raggiungere la sicura permanenza in Serie B, ma meglio non fare calcoli e scendere in campo unicamente per vincere. Anche perché i tifosi rossoazzurri, dopo un’annata caratterizzata da continue e costanti difficoltà, ci tengono a vincere l’ultima partita casalinga del campionato (a meno di risultati clamorosi) per ripristinare, quantomeno, un timido sorriso sulle labbra.

Attenzione, però, alle motivazioni del Cittadella, che dopo il pareggio ottenuto in extremis con il Frosinone crede ancora nella salvezza. Obiettivo difficile da raggiungere ma non impossibile per la formazione veneta, che soltanto vincendo a Catania può ancora sperare di salvarsi. Avversario da prendere con le molle, che già due volte nella sua storia ha affrontato i rossoazzurri creando non pochi grattacapi.

In occasione del match disputato all’andata, l’Elefante rimediò una figuraccia allo stadio Tombolato. Sotto di tre reti, nel finale ci pensò Calaiò a rendere meno amara una sconfitta molto pesante. Anche nella stagione 2012/2013 il Catania soffrì al cospetto del Cittadella, ma allora si giocò in Coppa Italia ed in terra di Sicilia. Solamente ai supplementari i padroni di casa guidati da Maran riuscirono a mettere in cassaforte la qualificazione.

Sabato si torna ai piedi dell’Etna ma per un match valido per il campionato di Serie B e con una posta in palio decisamente diversa. Potrebbe pesare come un macigno, in casa granata, l’assenza dello squalificato Sgrigna, prezioso punto di riferimento in attacco nelle vesti di assist man e goleador. Il Catania, invece, ritrova Mazzotta (al rientro dalla squalifica) e Del Prete, pedine fondamentali di un reparto arretrato che nelle ultime giornate ha “ballato” paurosamente.

Per il resto, a parte l’assenza dello squalificato Gyomber e dell’infortunato (per l’ennesima volta) Martinho, Marcolin ha problemi di abbondanza. La squadra è ancora in ritiro a Torre del Grifo, pronta a mettere in pratica sul campo quanto di proficuo svolto in questi giorni di duro lavoro.