I fratelli di Beppe Montana parte civile nel processo a Ciancio

I fratelli di Beppe Montana parte civile nel processo a Ciancio

CATANIA – Uno degli episodi più controversi avvenuti nella storia dell’editoria etnea diventerà la base della costituzione di parte civile contro Mario Ciancio, il patron de La Sicilia. Per l’editore la procura ha richiesto il rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.

Infatti i fratelli di Beppe Montana, Dario e Gerlando, hanno incaricato il proprio legale Goffredo D’Antona di procedere alla costituzione di parte nel procedimento contro Ciancio citando il rifiuto della pubblicazione del necrologio che ricordava il commissario ucciso dalla mafia trent’anni fa sul giornale cittadino.



I familiari di Montana avevano scritto – un mese dopo la morte del loro caro – un testo nel quale ricordavano il sacrificio eroico del commissario e rinnovavano “il disprezzo alla mafia e ai suoi anonimi sostenitori”.

In quell’occasione il necrologio non fu pubblicato. Dalle colonne de La Sicilia il giornalista Tony Zermo motivò il rifiuto per presunte “illazioni” contenute nel testo. Adesso l’editore Ciancio è accusato dalla procura di aver favorito le organizzazioni criminali anche attraverso la propria attività editoriale.