CATANIA – Arrivano nuovi aggiornamenti da parte dell’INGV in merito all’attività dell’Etna che, già dalla serata di ieri, ha ripreso a dare spettacolo con nuove colate laviche. L’ultima esplosione si è verificata in queste ore e ha provocato l’emissione di cenere.
Tuttavia, come rassicurano gli esperti, il fenomeno sarebbe in fase di riduzione. Ecco i dettagli.
L’ultimo comunicato INGV delle ore 7,45
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che alle ore 07,20 UTC è avvenuto un evento esplosivo al Cratere di Nord-Est, generando una nube di cenere che ha raggiunto l’altezza di circa 6000 m s.l.m. e che successivamente si è dispersa verso sud-est. A questa esplosione sono seguite ulteriori, deboli emissioni di cenere e vapore; attualmente il fenomeno è in diminuzione“.
“Dalle ore 07,19 UTC è stata registrata una sequenza sismica della durata di circa 1 minuto costituita da circa 5 eventi a bassa frequenza di moderata energia, ascrivibili ad attività esplosiva al cratere di Nord Est. Ciò ha determinato un repentino incremento dell’ampiezza del tremore su valori medio-bassi ed un successivo rientro su valori bassi. Per quanto riguarda l’attività infrasonica non si registrano variazioni significative, a esclusione di un segnale infrasonico a bassa energia associato all’attività esplosiva riportata”.
Aggiornamento delle 11,40
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che sta continuando, ad intensità oscillante, l’emissione di cenere vulcanica dal Cratere di Nord-Est, alimentando una nube eruttiva diretta verso sud-est. La nube sta raggiungendo un’altezza fra 5.000 e 6.000 metri sul livello del mare.
L’ampiezza media del tremore vulcanico non mostra variazioni significative. Il centroide delle sorgenti risulta localizzato nell’area dei crateri Voragine e Nord Est ad una profondità di circa 2800 m sopra il livello del mare. Nessuna variazione significativa inerente l’attività infrasonica“.
Fonte foto INGV