PALERMO – Sabato 16 Maggio l’Unità Operativa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico P. Giaccone, di Palermo, diretta dal prof.. Francesco Moschella, aderirà alla Giornata Nazionale per la salute della mano. L’importante appuntamento, ormai alla terza edizione, presente in tutt’Italia, ha lo scopo di focalizzare il tema della prevenzione e della cura delle patologie della mano. L’equipe di Chirurgia Plastica sarà a disposizione dei pazienti ed effettuerà visite gratuite specialistiche della Mano, negli Ambulatori di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, siti al piano -1 – plesso di Urologia, via del Vespro, dalle 08.30 alle12.30. Chi fosse interessato può prenotarsi allo 0916553155 (lunedì-venerdì, 09-12.30, 15-17), o farlo tramite fax: 0916553016 o mail: chirplas@unipa.it.
Fin dagli albori della civiltà, la mano è sempre stata considerata l’organo di movimento più sofisticato del mondo vivente. E’ un “meccanismo” molto complesso, composto di muscoli, tendini, ossa e fibre nervose altamente sensibili, capace di compiere con estrema precisione moltissime operazioni diverse e la sua importanza culturale, va ben oltre la mera funzione fisica di strumento prensile di cui la natura ha dotato gli uomini, da qui tutti i significati simbolici che, in una maniera o nell’altra, nei secoli hanno finito con il riconnettere la dimensione strettamente anatomica della mano alla potenza creatrice. La mano, è sede di frequenti quanto molteplici manifestazioni patologiche che possono limitarne notevolmente la funzione e pregiudicare le attività quotidiane. Oltre ad anomalie, malformazioni; patologie deformanti, vasomotorie e tumorali, a causa delle numerose possibilità lesive alle quali è esposta, presentandosi a “nudo”, frequentemente vede lesioni traumatiche, termiche, infiammatorie.
In Italia, infatti, ogni anno, si registrano circa 200 mila casi di ricovero con diagnosi di lesioni al braccio o alla mano (circa 1,7% del totale dei ricoveri che si registrano in un anno nel nostro Paese). Le anomalie e le malformazioni possono interessare la mano in toto o solo, e più frequentemente, le dita. Le lesioni traumatiche (contusioni, distorsioni, ferite, lussazioni, fratture ed amputazioni,) sono molto frequenti e necessitano di competenze specialistiche. Altrettanto le lesioni termiche, come ustioni o congelamenti, o quelle infiammatorie Vi sono poi le patologie deformanti della mano, con o senza alterazioni funzionali come le fibromatosi, che possono portare ad una flessione progressiva delle dita (malattia di Dupuytren). Proprio quest’ultima, è stata oggetto negli ultimi anni di apprezzabili risultati terapeutici, grazie a un nuovo trattamento, disponibile presso l’UOC del Policlinico, che ha consentito di curare alcuni pazienti, senza intervento chirurgico invasivo.
La mano può ancora subire disturbi dei rami nervosi periferici (per esempio la piu frequente sindrome del tunnel carpale) e ancora gli squilibri dell’innervazione simpatica con disfunzione vasomotoria (morbo di Raynaud) e a infiammazioni del pollice (malattia di De Quervain). Ciò per restare alle patologie più frequenti. La Chirurgia plastica della mano, oltre alle neoplasie, in particolare risponde alle esigenze ricostruttive estetiche e funzionali dei tessuti, che necessitano di capacità cliniche, di strumentario e tecnologie all’avanguardia e di alta specializzazione, riconosciute in ambito nazionale ed internazionale al giovane team palermitano, che per l’occasione non tralascerà la funzione estetica dando informazioni sui trattamenti estetici (dai laser al lipofilling) applicabili alle mani per ridurre i segni dell’invecchiamento, e sui trattamenti per le macchie e quelli per ottenere una pelle più giovane.In pratica i Chirurghi della Mano sono pronti a “prendervi per mano”.
“La mano rappresenta uno strumento determinante dell’attività umana quindi – sottolinea il prof. Moschella – è fondamentale la sua funzionalità. Caso per caso vanno valutati gli approfondimenti diagnostici e il più corretto trattamento chirurgico. Molte patologie invalidanti come l’artrite reumatoide possono essere trattate con efficacia anche solo con l’inserimento di protesi digitali articolari facendo in modo che la mano tuteli la nostra autonomia sul fronte lavorativo e personale. Averne cura incide direttamente sulla qualità di vita di ciascuno. Perciò puntiamo ad una maggiore attenzione a sviluppare competenze ultraspecialistiche”.
Il referente locale dell’appuntamento a cui si dedicherà l’UOC palermitana – il dott. Pietro Napoli – evidenzia ancora, come “una tempestiva e corretta diagnosi ci permette una chirurgia più conservativa e che nei casi di traumatologia della mano, vedi le amputazioni digitali, bisogna sempre avere competenze e chirurghi pronti ad intervenire”. Un’opportunità significativa pertanto, nell’ambito dell’offerta sanitaria del territorio, quella messa a disposizione dal Policlinico Universitario di Palermo che – come rileva il manager, Renato Li Donni si prefigge “di sensibilizzare l’opinione pubblica quanto più possibile, attraverso un linguaggio divulgativo adatto a tutti e in grado di avvicinare altresì il malato all’istituzione sanitaria, rinsaldando così il rapporto fiduciario paziente-medico, essenziale per la salute collettiva”.
Maria Grazia Elfio





