Coronavirus, turismo ed estate 2021: ecco le norme per viaggiare da e per la Turchia

Coronavirus, turismo ed estate 2021: ecco le norme per viaggiare da e per la Turchia

TURCHIA – Nonostante quest’anno sia molto particolare, tra restrizioni e varianti, sono molti i cittadini italiani e siciliani che si stanno concedendo delle vacanze e del turismo fuori dai confini del Bel Paese. Muoversi all’interno dei Paesi dell’Unione Europea, come abbiamo visto, dal primo luglio è regolamentato dal Green Pass. Ma quali sono le regole per i paesi extracomunitari?

Un Paese che oramai da anni è diventato una meta turistica, sia per le sue bellissime spiagge che per le città ricche di storia e cultura, è la Turchia. Ogni anno sono milioni i passeggeri che attraversano il noto Paese a metà tra Europa e Asia e che visitano la stupenda città di Istanbul.

Vediamo quindi, in questo nuovo appuntamento, quali sono le restrizioni per i turisti.

Turchia – Regole per viaggiare

La Turchia, da qualche mese a questa parte, ha adottato delle misure abbastanza leggere per permettere ai turisti di visitare il Paese. Naturalmente le autorità turche hanno previste delle restrizioni, sia in base alla provenienza che alle ragioni di viaggio. In ogni caso per i cittadini italiani non sono previste particolari regole aggiuntive.

La norma è molto semplice: coloro che presentano un documento rilasciato dalle autorità ufficiali del loro Paese che attesti, alternativamente: l’avvenuta vaccinazione almeno 14 giorni prima dell’arrivo o la prova di guarigione da Covid-19 negli ultimi 6 mesi, a partire dal 28esimo giorno dal primo risultato positivo del test, non dovranno presentare un certificato negativo del test PCR prima della partenza e le misure di quarantena non saranno applicate.

Qualora non siano in possesso di un valido certificato di vaccinazione o guarigione, è richiesta obbligatoriamente la presentazione di un certificato di test PCR negativo effettuato al massimo 72 ore prima dell’ingresso o un certificato negativo di test antigenico rapido effettuato al massimo 48 ore prima dell’ingresso.

Viaggiare in Turchia è quindi molto più semplice e agevole rispetto ai Paesi che abbiamo analizzato nelle scorse puntate di questa rubrica.

In ogni caso, al fine di stare in sicurezza ed evitare contagi, il Ministero della Salute Turco esegue dei test a campione nelle destinazioni di arrivo in Turchia. I viaggiatori individuati per questi test potranno dirigersi verso la loro destinazione finale dopo aver fornito i campioni necessari.

Se i risultati del test sono positivi, saranno trattati secondo il protocollo Covid-19 del Ministero della Salute. I viaggiatori con risultato positivo e le persone con cui questi ultimi sono stati in stretto contatto saranno messi in quarantena per 14 giorni nei propri indirizzi e le misure di quarantena saranno revocate se i risultati del test PCR, alla fine del decimo giorno, saranno negativi.

Le misure di quarantena dei portatori della variante delta del virus saranno revocate se il test PCR risulterà negativo alla fine del 14esimo giorno della quarantena.

Le regole sono invece molto diverse per quanto concerne i passeggeri turchi in Italia o il rientro dalla Turchia. Infatti, in base all’ordinanza 14 maggio 2021, la Turchia rientra nei Paesi E, ovvero quegli Stati i cui spostamenti sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro nel proprio domicilio, abitazione o residenza. Quindi, come già chiarito, non sono consentiti spostamenti per turismo.

In ogni caso, qualora rientraste in una delle categorie, all’ingresso/rientro in Italia dalla Turchia, è obbligatorio:

  • Compilare un formulario on-line di localizzazione (denominato anche digital Passenger Locator Form (dPLF). È opportuno essere pronti a mostrare eventuale documentazione di supporto e a rispondere a eventuali domande da parte del personale preposto ai controlli;
  • disporre di un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia, da mostrare a chiunque sia preposto ad effettuare questa verifica, come stabilito con Ordinanza 14 maggio 2021;
  • informare l’Azienda sanitaria competente per territorio del proprio ingresso in Italia;
  • sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per un periodo di 10 giorni, presso la propria dimora. Si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione);
  • al termine della quarantena, è obbligatorio effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone.

Fonte immagine: AIESEC Italia