CATANIA – Prove tecniche di centrodestra – perlomeno in salsa siciliana – per tentare di riconquistare la Regione Siciliana persa nella scorsa tornata elettorale per l’atavica difficoltà dell’area di fare gioco di squadra e per ricostruire un soggetto unitario.
Questo pomeriggio l’incontro dal titolo “Cambiare la Sicilia per un nuovo mezzogiorno”, organizzato dal Centro studi Politico Sociali, è stato foriero di spunti e suggestioni che, però, tali sono rimasti.
Nessun annuncio roboante e nessuna “fuga in avanti” da parte dei protagonisti: come un mantra tutti i protagonisti – dall’eurodeputato Giovanni La Via alla parlamentare campana Nunzia De Girolamo sino al deputato regionale Nello Musumeci – hanno ripetuto che l’occasione odierna è un dialogo su alcuni temi fondanti per il mezzogiorno.
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Atmosfera diversa e pacata rispetto all’incontro di un mese fa alle Ciminiere del movimento Diventerà Bellissima anche perché, all’ultimo, è sfumata la presenza di Pietrangelo Buttafuoco.
L’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli apre con il suo intervento il convegno – moderato dal giornalista Mario Barresi – e intende stimolare una riflessione che vada “al di là dei partiti”.
“Non occorre parlare di nomi e schieramenti – spiega l’eurodeputato La Via – Oggi bisogna parlare di temi e contenuti. La nostra regione è allo sbando e si naviga a vista. Crocetta è come colui che sta in mare senza saper remare e gira goffamente su sé stesso”.
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Nunzia De Girolamo è particolarmente critica sul suo partito: “Non si capisce qual è la carta d’identità di Ncd. All’inizio dovevamo dare fiducia a questo governo su alcune cose e ora siamo costretti a fare i notai di Renzi. Nel mezzogiorno sono state fatte tante promesse ma nessuna cosa concreta è stata realizzata”.
“Se Alfano vuole ricostruire il centrodestra allora siamo insieme – ha proseguito – ma se lui diventa di sinistra allora in bocca al lupo”.
Mentre su Salvini – che verrà a Catania il prossimo martedì – per la De Girolamo si tratta di un’opportunità per il centrodestra solo “se smette di fare il capo della Lega, al momento è un ottimo capo di partito ma non di coalizione perché esclude. Se volesse partecipare al grande popolo dei moderati per me sono tutti i benvenuti”.
La parlamentare campana ha puntato alla compattezza del centrodestra mirando a un “unico grande partito” chiedendo a tutti di fare “un passo indietro” e ha elogiato la figura di Nello Musumeci.
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Proprio il leader siciliano, giunto da Palermo un po’ in ritardo all’incontro, ha smentito la propria candidatura alla presidenza della Regione: “Adesso c’è da capire di costruire un progetto e chi ci vuole stare. C’è bisogno di nuovi occhi per guardare a questo mezzogiorno e serve una nuova classe dirigente”.
“E’ necessario il patto civico delle persone perbene – ha concluso Musumeci – che vada al di là del centrodestra, pur mantenendo alcuni valori, per incalzare il governo nazionale al fine di mettere al centro del dibattito il mezzogiorno”.