Succede a Catania e provincia: 8 luglio POMERIGGIO

Succede a Catania e provincia: 8 luglio POMERIGGIO

CATANIA – Ecco le operazioni portate a termine dei carabinieri a Catania e provincia:

  • i carabinieri della Stazione di Palagonia, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale, hanno arrestato il 33enne Carmelo Calcagno, del posto. Nel pomeriggio dello scorso 4 maggio una 66enne palagonese in via Penninello aveva subito il furto della propria borsa a opera di un uomo che, strattonandola alle spalle, la faceva cadere rovinosamente in terra procurandole varie escoriazioni al braccio sinistro, traumi contusivi alle spalle e alla gamba destra. La donna, per la fulmineità dell’azione e anche perché il delinquente era con il volto travisato, era riuscita a fornire solo alcune indicazioni sull’abbigliamento da quest’ultimo indossato. I militari hanno ricostruito il percorso seguito dal malvivente nella sua fuga, sfruttando le immagini acquisite con i vari sistemi di videosorveglianza che nell’occasione lo avevano filmato quando, ormai lontano dal luogo dello scippo, si era tolto il berretto evidenziando così una particolare capigliatura a codino. Le indagini hanno così avuto uno slancio poiché il 3enne era ben conosciuto dai militari palagonesi per i suoi precedenti e quindi, operata anche una perquisizione nella sua abitazione, hanno trovato gli indumenti descritti dalla vittima ponendolo, inequivocabilmente, dinnanzi alle proprie responsabilità. L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari;
  • i carabinieri della Stazione di Zafferana Etnea, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Catania, hanno arrestato il 41enne Massimo Martino Gambino, del posto. L’uomo, gravato da svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio, fruiva già della misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali con la prescrizione di obblighi. Le molteplici violazioni agli obblighi di cui il 41enne si è reso protagonista, però, sono state riportate dall’Arma di Zafferana Etnea al Tribunale di Sorveglianza di Catania che, convenendo, ha così revocato la più favorevole misura disponendo invece il suo trasferimento in una struttura penitenziaria, individuata nel carcere catanese di Piazza Lanza.