Moriva trentasette anni fa Peppino Impastato

Moriva trentasette anni fa Peppino Impastato

PALERMO – Il 9 maggio del 1978 moriva Peppino Impastato una delle figure più importanti del giornalismo italiano, grande attivista e poeta noto per le sue battaglie contro Cosa Nostra.

Lui, figlio di Luigi Impastato “picciotto” di Cinisi, impegnò tutta la sua vita contro l’attività criminale organizzata dalla mafia.

Peppino è stato l’inventore della radio che adesso tutti conosciamo come “Radio 100”, all’epoca conosciuta come Radio Aut, all’interno della quale si svolgeva un’intesa attività di denuncia, insieme all’aiuto dei suoi amici e compagni di viaggio, rivolta sopratutto verso il boss Gaetano Badalamenti.

Dopo la morte del padre ha deciso di candidarsi alle elezioni politiche locali, con la Democrazia Cristiana, ma venne ucciso la notte fra l’8 ed il 9 maggio: prima vittima di pestaggio e poi fatto esplodere sui binari della ferrovia. In un primo momento il caso venne archiviato come suicidio e Pappino Impastato venne accusato di terrorismo, ma gli amici e la famiglia fin da subito non hanno creduto alla tesi degli inquirenti avviando una lotta, durata anni, per farlo riconoscere tra le vittime della mafia!

Oggi in onore alla sua memoria Cinisi sarà impegnata in diverse iniziative con la presenza di Ivan Vadori, giornalista e regista friulano, ideatore del documentario “La voce di Impastato”, che sta portando in giro per il mondo.

“Per me la figura di Peppino Impastato è sempre stato un modello di coerenza – ha dichiarato Vadori a NewSicilia – poiché ha saputo mantenere una promessa fatta a quindici anni dicendo: se questa è mafia per tutta la vita la combatterò! Ho avuto modo di conoscere la sua figura, prima del film “I 100 passi”, durante uno spettacolo teatrale.

In ogni modo, dopo aver visto il film in un campo scout ho avuto modo di conoscere nel 2006 Giovanni Impastato, fratello di Peppino, un incontro che ha letteralmente cambiato la mia vita perché ho lasciato gli studi in ingegneria per seguire il sogno di fare il giornalista. Nel 2013 finalmente è uscito il mio documentario “La voce di Impastato”, un lavoro che è stato poi frutto della mia tesi di laurea.

Questo documentario mi ha permesso di potare la sua voce ed i suoi insegnamenti in giro per il mondo tra Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Spagna… oltre le numerose tappe italiane. Io sarò oggi a Cinisi per commemorare Peppino  ma bisogna ricordarsi di lui tutti i giorni dell’anno, perchè lui è morto per una giusta causa ed il suo messaggio deve vivere sempre. Voglio fare un appello a tutti i siciliani: bisogna essere in numerosi oggi a Cinisi, per essere di sostegno anche alla famiglia che ha sofferto molto ed ha impiegato molti anni della sua vita per cercare la verità.”