Comiso, assessore Ragusa protesta per i cantieri di servizio: è lite con Digiacomo

Comiso, assessore Ragusa protesta per i cantieri di servizio: è lite con Digiacomo

COMISO – Aula consiliare occupata per il secondo giorno consecutivo a Comiso dall’assessore ai Servizi Sociali Vittorio Ragusa per protestare contro la mancata attivazione dei cantieri di servizio da parte della Regione.

L’esponente della giunta Spataro è con un drappello di cittadini che ancora attendono risposte – specie in un momento storico così delicato – e ha dichiarato che andrà avanti finché non saranno date delle soluzioni concrete da Palermo e ha avvertito che è pronto ad andare sino all’Ars.

In totale sono stati approvati dalla Regione cantieri per circa 300mila euro ma i progetti di Comiso non sono stati finanziati e potrebbero dare lavoro a circa 100 persone con una retribuzione pari a 800 euro al mese con una cifra variabile in base alle condizioni familiari.

L’assessore Ragusa ha tirato in ballo le responsabilità della politica regionale e quest’ultima non ha tardato a farsi sentire.

L’ex primo cittadino di Comiso nonché deputato regionale Pippo Digiacomo, con una nota piuttosto dura, ha replicato alle parole di Ragusa: “La procedura dei cantieri di servizio è stata già sbloccata dopo che il decreto “salva Italia” aveva ritirato i fondi non spesi e i comuni più ritardatari erano rimasti tagliati fuori. A volte basta una telefonata per evitare iniziative eclatanti e un po’ trombonesche”.

“Comunque – ha proseguito Digiacomo -, attenzione ad attribuire responsabilità nominali puntando indici accusatori e segnalando persone a una platea di soggetti in difficoltà e in qualche caso disperati. Di questo informeremo gli organi preposti a tutela della nostra incolumità”. Il presidente della commissione sanità all’Ars ha preannunciato anche “un’ispezione regionale per verificare se la gestione dei servizi sociali del Comune di Comiso abbia ottemperato ai propri compiti con tempestività e trasparenza e non abbia trasformato l’assessorato in un bancomat per amici e amici degli amici. Siamo certi di no, conoscendo la correttezza adamantina dell’assessore Ragusa. E però questa iniziativa intempestiva e velenosa ha proprio il sapore di avere fatto ‘nzinca’ a qualcuno per mandare al macello qualcun altro. Insomma, cose che non si fanno neanche al peggiore oppositore politico”.

Vittorio Ragusa – contattato telefonicamente da NewSicilia.it mentre sta proseguendo la sua protesta – si dice stupefatto e rammaricato dalle dichiarazioni di Digiacomo: “Io non ho mai offeso nessuno, ho solamente riportato quanto da lui dichiarato qualche mese fa. La mia é una protesta contro il governo regionale, e non certo contro l’on. Digiacomo. Io devo tutelare la mia immagine, le cose dichiarate dall’on. Digiacomo sono talmente gravi che sto valutando le vie legali. Mi sarei aspettato la sua vicinanza in un momento così difficile, invece con molta tristezza apprendo questa replica da parte sua poco elegante nei miei confronti”.