Vittoria, il Comune installa le rastrelliere ma i cittadini le distruggono con le auto

Vittoria, il Comune installa le rastrelliere ma i cittadini le distruggono con le auto

VITTORIA – La città ipparina è interamente pianeggiante, pochissime le salite e i dislivelli. Ma le biciclette utilizzate dai cittadini sono davvero poche e, come in tutte le città medio grandi del meridione, domina l’uso della macchina a scapito delle due ruote o dei mezzi pubblici.

Potrebbe essere una piccola Svizzera ma Vittoria non lo è ed è ben distante dall’esserlo. Così il Comune per incentivare l’utilizzo delle ecologiche e salutari biciclette ha iniziato ad installare – dopo la proposta di un gruppo di commercianti che credevano in un progetto di mobilità sostenibile – diverse rastrelliere in giro per la città: in tutto ne sono previste 100.

La metà saranno dinanzi ai negozi che hanno aderito al progetto Vice e le altre saranno poste nei pressi di uffici pubblici e scuole. Il sindaco Nicosia era fiducioso riguardo gli esiti dell’operazione ma ha messo in guardia: “Spero che la predisposizione delle rastrelliere contribuisca a far emergere la mentalità del rispetto per l’ambiente e dell’utilizzo dei mezzi di trasporto non inquinanti.Voglio lanciare un appello alla sensibilità dei cittadini, perché già nella prima installazione delle rastrelliere si sono registrati atti di inciviltà, che connotano disprezzo per la cosa pubblica e inconsapevolezza del fatto che il bene pubblico appartiene a tutti. Invito tutti coloro che notano atti di vandalismo a denunciarli”.

E i vandali – o gli incivili – si sono subito palesati. Nell’immagine si nota una rastrelliera devastata, probabilmente, dalle ruote di un’automobile. Un pessimo inizio per una lodevole iniziativa del Comune su input dei commercianti.

Però questi ultimi lamentano sia i tempi dilatati dell’installazione delle rastrelliere – dopo un anno dalla presentazione del progetto – e le modalità di messa in posa e la mancanza di stalli per le bici nell’arteria pedonale di via Cavour.

Se spesso si danno le colpe alla politica dei guasti della società dovrebbe essere la società stessa a cambiare e a condannare – come già sta avvenendo sui social – questi gesti di pura inciviltà. E c’è chi suggerisce di delimitare le rastrelliere con un blocchetto di cemento laterale “anti auto”.