CATANIA – Si è ormai perso il conto dei numerosi parossismi che si sono moltiplicati nel corso di questi giorni nel Cratere di Sud-Est, il più giovane e il più attivo dei quattro crateri posti sulla sommità dell’Etna.
Delle scorse ore l’ultima manifestazione parossistica del vulcano, iniziata in serata con l’attività eruttiva che è cresciuta nel corso dei minuti con la formazione di evidenti fontane di lava e l’emissione di una nuova nube di cenere, trasportata dai venti in direzione sud-est.
Numerosi anche i boati uditi dai residenti dell’area pedemontana, in particolare nelle località di Acireale, Giarre, Mascali, Zafferana Etnea e Milo.
L’evento eruttivo, così come comunicato dall’Ingv di Catania, è poi cessato in maniera repentina con l’interruzione delle esplosioni dal Cratere di Sud-Est e il “decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico“.
Inoltre, gli stessi esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia del capoluogo etneo hanno osservato l’esaurimento dell’attività infrasonica, mentre i valori del tremore vulcanico “sono rientrati su livelli medi“.
L’attività eruttiva di ieri sera dell’Etna non ha causato problemi alla regolare operatività dell’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania.
Fonte foto Facebook/Twitter: Marcella Parasiliti, Antonella Catania, Alfio Rapisarda, Salvo Cavallaro, Paolo Castelfranato, Deny, Luisa #OndaCivica, Daniela