PALERMO – Ponte Himera, migrazione e mafia. Sono questi i temi affrontati nel corso della visita del ministro dell’Interno Angelino Alfano a Palermo in occasione del vertice del comitato per l’ordine e la sicurezza che si è svolto nella prefettura del capoluogo.
Un incontro analogo si sarebbe dovuto tenere anche a Catania ma è stato spostato a data da destinarsi. Il ministro Alfano – parlando del crollo del viadotto – ha detto ai giornalisti che “il governo nazionale è pronto a dichiarare lo stato di emergenza per consentire la demolizione del viadotto Himera sulla A 19 e la realizzazione della bretella”.
Per il ministro questo piano – studiato dall’Anas – potrebbe dare pronte risposte ai siciliani: “La gravità di questo danno è stata evidenziata dai prefetti di Palermo, di Caltanissetta e di Agrigento, perché si tratta di reale emergenza”.
Parlando dei tempi dei lavori Alfano ha parlato di 15 o 18 mesi a partire dal completamento dei lavori di demolizione con un costo dell’opera compreso tra i 27 e i 30 milioni di euro.
Inoltre l’esponente del governo Renzi ha annunciato che il 9 maggio verrà aperto il covo di Riina, un bene sequestrato alla mafia e che sarà riutilizzato. Parlando di mafia il ministro ha fatto il punto sul ricercato numero uno: Matteo Messina Denaro. “Lo sforzo dello Stato è massimo per catturare Matteo Messina Denaro – ha spiegato Alfano -. Il sequestro dei beni a persone a lui vicine, ai suoi presunti o già accertati prestanome, l’accerchiamento a persone a lui più vicine, ci lascia ben sperare. È chiaro che non si possono fare previsioni certe, non c’è una data”.