CATANIA – Anche quest’anno la scuola Q. Maiorana di Catania ha dato spazio alle iniziative del Cutgana, il Centro di ricerca multidisciplinare dell’Università di Catania.
In un momento in cui la situazione sanitaria mondiale ha palesato la necessità di rivedere il rapporto tra uomo e natura, la DS, Dott.ssa Gisella Barbagallo, ha individuato proprio nel progetto “Pandemie e Ambiente: proteggere il capitale naturale per salvaguardare la nostra salute”, l’opportunità per sollecitare le coscienze dei ragazzi in ordine alla tutela del nostro mondo e al preciso ruolo che ciascuno di noi riveste in questo delicato equilibrio di sistemi.
La serie di incontri coordinati dalla Prof.ssa Messina e tenuti dalla responsabile del progetto, Dott.ssa Musumeci, ha visto coinvolte ben diciannove classi: sono state analizzate le relazioni esistenti tra i nostri interventi sugli ecosistemi e le conseguenze che questi, se non adeguatamente ponderati e sostenibili, possono avere sull’alterazione delle biodiversità e da qui sulla potenziale diffusione di alcune patologie.
Infatti, come spiega la Dott.ssa Musumeci, “la distruzione degli ecosistemi dovuta a un dissennato intervento antropico crea le condizioni favorevoli alla diffusione di nuove malattie e ciò avviene in modo esponenziale, in quelle aree ad alta densità umana e conseguentemente prive di elementi naturali“.
L’attività didattica ha rappresentato un’occasione per ripensare il nostro rapporto con la natura: ma come? Energia pulita, fonti rinnovabili, migliore gestione dei terreni, agricoltura sostenibile, rimboscamento piuttosto che deforestazione, sono solo alcune delle strategie possibili che devono diventare prassi affinché la natura, di cui noi siamo parte integrante, riconquisti i propri spazi.
I ragazzi hanno partecipato al progetto con attenzione e viva curiosità: le immagini, il dibattito e le parole spese hanno accompagnato tutti loro verso la comprensione della necessità di intervenire sui propri comportamenti.
Dal confronto, infatti, è emersa chiaramente l’urgenza di intervenire in modo fattivo, modificando nel quotidiano quelle piccole azioni che apparentemente sembrano non aver peso ma che in realtà, ad un’analisi più attenta, sono profondamente implicate nella qualità della vita, della salute, del futuro di tutti.
Ecco dunque il vero valore aggiunto dell’iniziativa: affinché un cambiamento sia possibile esso deve partire dal singolo individuo. Piccoli gesti e buone pratiche a cui la comunità educante della scuola Maiorana è attenta, consapevole che, se acquisite da tutti, sui grandi numeri faranno la differenza. Del resto, è ciò che quotidianamente ciascun docente, anche in circostanze difficili come quelle attuali, fa all’interno della propria aula scolastica: la differenza.