SICILIA – Il 22 maggio si celebra la Giornata della Biodiversità a livello mondiale, uno dei momenti più importanti dell’anno per gli attivisti per la salvaguardia dell’ambiente assieme alla Giornata della Natura e quella della Terra.
Cos’è la Giornata della Biodiversità?
La Giornata mondiale della Biodiversità si festeggia ogni 22 maggio ed è stata istituita nel 2000 per celebrare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity), sottoscritta nel 1992 e ratificata dall’Italia due anni dopo.
La Convenzione persegue principalmente tre obiettivi (come ribadito sul sito del Ministero della Transizione Ecologica):
- La conservazione della diversità biologica;
- L’uso sostenibile dei componenti della diversità biologica;
- L’equa ripartizione dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche.
Il 22 maggio, quindi, è dedicato alla tutela del meraviglioso patrimonio biologico del pianeta Terra. Ogni anno è prevista la scelta di un tema e si organizzano manifestazioni, Festival e attività per sensibilizzare la comunità internazionale alla difesa dell’ambiente e delle creature terrestri.
International Biodiversity Day 2021
“We’re part of the solution“, siamo parte della soluzione. È questo lo slogan della Giornata internazionale della Biodiversità del 2021. Si tratta di una scelta in continuità con quella dello scorso anno (“Our solutions are in nature”), che ricorda come la biodiversità rimanga sempre “la soluzione a diverse sfide per lo sviluppo sostenibile“.
Dalla lotta contro il cambiamento climatico alla gestione di cibo e acqua, dalle questioni sanitarie alle abitazioni sostenibili, “la biodiversità è la base sulla quale possiamo costruire meglio”: è quello che si legge nella nota che invita la popolazione mondiale all’azione per contrastare il degrado ambientale nel mondo attraverso “piccole” ma significative azioni.
Nel 2021, a causa dell’emergenza Covid, sarà necessario spostare tutti gli eventi del 22 maggio online. Questo, però, non vuol dire che la partecipazione e l’impegno dei volontari siano ridotti o meno potenti; al contrario, la possibilità di seguire “da casa” l’intero Festival sarà probabilmente un buon incentivo per informarsi e contribuire in massa. O, almeno, questa è la speranza.
Biodiversità e Sicilia
La Sicilia è una delle terre più interessanti da scoprire in termini di biodiversità. Si tratta anche di un’isola da tutelare, proprio perché gli ecosistemi osservabili in Sicilia sono unici al mondo e le aree naturali a rischio sono, purtroppo, sempre di più. Il fascino mediterraneo siciliano è in pericolo, inutile negarlo, ma c’è ancora una possibilità di salvezza.
Arpa Sicilia, Legambiente e tante associazioni ambientaliste lavorano costantemente per la sensibilizzazione la popolazione locale al rispetto delle specie di flora e fauna che abitano l’isola, ma avvertono anche del pericolo derivante da comportamenti irresponsabili. Immaginare la Sicilia senza le sue meraviglie (qui, a tal proposito, si presenta un “tour” virtuale proposto da Arpa Sicilia) sembra impossibile, ma è un rischio che agli esperti purtroppo appare sempre più imminente.
L’istituzione delle Riserve, avvenuta 40 anni fa, è stato un grande risultato. Per ricordare un traguardo nella salvaguardia dell’ambiente in Sicilia, Legambiente ha proposto un documento con proposte su Aree Naturali Protette, Biodiversità e Rete Ecologica, nonché la campagna “Preziose per Natura” e il “Decalogo di Legambiente Sicilia per rafforzare il sistema delle aree naturali protette e tutelare la biodiversità” (disponibile qui).
Rimangono tante le sfide da affrontare per garantire la sopravvivenza della biodiversità in Sicilia. Una di queste è quella di raggiungere il 30% di superficie protetta, come previsto nella strategia 2021/2030 dell’UE. Un obiettivo raggiungibile solo attraverso l’istituzione di nuovi parchi, riserve naturali e aree marine protette, ma anche con “la definizione della rete ecologica regionale e l’avvio di una forte strategia per la tutela della biodiversità”.
Conclusione
A supportare Legambiente nell’ambizioso progetto c’è anche il Ministero della Transizione Ecologica, ma servirà comunque l’attenzione della comunità e delle autorità regionali affinché la Sicilia continui a rimanere “invidiata” per la sua ricchezza biologica e naturale.
Si tratta di un “percorso collettivo“, che non può prevedere l’esclusione di nessuno e che necessita di finanziamenti, ma anche semplici comportamenti responsabili e tanta cura e dedizione. E quel che vale per la Sicilia, naturalmente, vale per il mondo intero, che si trova di fronte a un’emergenza che conosce poco ma che potrebbe cambiare le sorti della Terra in pochi anni.
Immagine di Sergio Cerrato da Pixabay