Succede a Catania e provincia: 5 maggio MATTINA

Succede a Catania e provincia: 5 maggio MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni condotte a Catania e provincia dalla polizia e dai carabinieri:

  • personale delle Volanti, durante l’attività di controllo del territorio, a seguito di segnalazione da parte del personale di vigilanza della sede dell’Enel di via Domenico Tempio, ha individuato un uomo, un cittadino di nazionalità rumena, che tentava di scavalcare il cancello nella convinzione che presso quello stabile si trovassero gli uffici della Wind, dove intendeva acquistare una ricarica. Gli operatori hanno invitato più volte l’uomo ad allontanarsi, ma questi invece di ottemperare ha cominciato a inveire, tentando finanche di scagliarsi contro di loro, ma è stato prontamente bloccato e arrestato per resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Sottoposto a perquisizione personale, l’uomo è stato trovato in possesso di un coltello, e pertanto indagato per porto di armi od oggetti atti ad offendere. Dei fatti è stato reso edotto il P.M. di turno che ha convalidato l’arresto dell’uomo, disponendone l’immediata liberazione;

 

  • ancora un’energica azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti è stata posta in essere dagli agenti del Commissariato di Adrano. Nel corso di un ordinario servizio di controllo del territorio organizzato per contenere la diffusione del contagio da Covid-19, gli agenti sono stati insospettiti dal comportamento di un uomo che in quel momento era alla guida di un’auto, e la cui presenza non appariva giustificata alla luce delle restrizioni imposte dall’ordinanza contingibile e urgente emanata dal Presidente della Regione Siciliana, che ha istituito la zona rossa nel Comune di Adrano.
    L’uomo alla vista degli operatori di Polizia è fuggito a folle velocità e dopo una corsa di qualche chilometro ha imboccato una stradina sterrata dove ha forato uno pneumatico perdendo il controllo del veicolo, che si è andato a scontrare contro un furgone parcheggiato.
    A causa del forte impatto con il furgone l’auto del fuggitivo, facendo testacoda, è andata a sbattere contro l’auto dei poliziotti che non lo avevano mai perso di vista. Gli agenti sono subito intervenuti per assicurarsi che il guidatore fosse in buone condizioni di salute, richiedendo immediatamente l’intervento di un’ambulanza del 118, che scortata dalla Polizia, ha portato l’uomo presso l’ospedale di Paternò, dove è stato accertato un ottimo stato di salute e quindi la pronta dimissione.
    Nel frattempo altri agenti di Polizia hanno controllato l’auto utilizzata per la fuga, e hanno rinvenuto all’interno di essa un sacco in cellophane trasparente, contenente un chilogrammo di marijuana
    pronta per essere immessa sul mercato locale, dalla cui vendita si sarebbero ricavati migliaia di euro. Dopo le dimissioni dall’ospedale l’uomo è stato accompagnato in Commissariato e dichiarato in stato di arresto per i reati di detenzione illecita e trasporto di sostanze stupefacenti, per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento di beni mobili di proprietà dello Stato. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato condotto nel carcere Catania Piazza Lanza;

  • i carabinieri della Stazione di Catania Ognina, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo della compagnia di Catania Piazza Dante, hanno denunciato un pregiudicato catanese di 31 anni perché ritenuto responsabile di ricettazioneIl fatto, che ha avuto inizio ed epilogo in via Anfuso, concerne il patito furto da parte di un 27enne di Catania di una chitarra acustica, custodita all’interno della sua autovettura e rubata da ignoti mediante l’effrazione di uno sportello del veicolo. Il giovane, con la speranza di rientrarne in possesso si era recato  nella caserma di Catania Ognina per sporgere denuncia di furto ma poi, nei giorni seguenti, un suo vecchio amico aveva casualmente ricevuto la proposta da un individuo equivoco per l’acquisto di un pc rubato, proprio nella stessa zona e con le medesime modalità. Ovviamente il giovane aveva rifiutato l’offerta ma, vista la “specificità lavorativa” del suo interlocutore, lo aveva incaricato di ricercare la chitarra del suo amico, strumento che è stato poi effettivamente trovato pur se già “acquistato” dal denunciato che, però, si era reso disponibile alla sua restituzione in cambio della somma di 85 euro già da egli versata al ladro. La trattativa era stata riferita dall’amico dalla vittima del furto e da quest’ultimo accettata ma, nel contempo, era ritornato dai carabinieri avvisandoli degli sviluppi della vicenda. I militari non hanno così perso tempo e, nascostisi ancora nei pressi della stessa via Anfuso per osservare discretamente lo scambio, hanno così teso la trappola sbucando al momento giusto dopo la consegna dei soldi. Il 31enne, invero, è stato trovato in possesso di 85 euro, somma che ha asserito essere la stessa da egli sborsata al ladro;

 

  • i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Giarre e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” hanno arrestato nella flagranza un 34enne di Santa Venerina (Catania), poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacentiGrazie alle frequenti perlustrazioni eseguite dai Cacciatori nelle aree rurali dell’intera provincia etnea, realizzate proprio per la ricerca di droga e armi, si è venuti a conoscenza che all’interno di un casolare in apparente stato di abbandono, ubicato in via Contea nella frazione Linera del comune di Santa Venerina, si potesse di fatto celare un vero e proprio deposito-laboratorio per lo stoccaggio e la lavorazione di sostanze stupefacenti. Il paziente servizio di osservazione, prolungatosi per diverse ore anche in orario notturno, alla fine ha dato i frutti sperati. Nella circostanza, gli operanti hanno visto giungere sul posto l’odierno arrestato che, dopo aver rimosso dei blocchi di cemento poggiati ad arte per sigillare una delle finestre del casolare, vi è potuto accedere dirigendosi in quello che una volta era il locale destinato a palmento. L’immediata irruzione dei carabinieri ha consentito di beccarlo con le mani nel “sacco” – stava riempendo una busta di plastica di una discreta quantità di droga da dosare e porre in commercio – nonché di trovare, previa perquisizione, oltre 5 chilogrammi di marijuana (conservata in 7 buste termo sigillate), oltre 200 grammi di cocaina, 2 bilance, una macchina per sottovuoto, forbici e coltelli di diverse dimensioni, tutto materiale comunemente utilizzato dagli spacciatori per confezionare le dosi di stupefacente da rivendere al dettaglio. La droga è stata sequestrata, mentre l’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza;

  • i carabinieri della Stazione di Aci Castello hanno arrestato un 26enne del posto, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia. Una madre 49enne, in preda alla disperazione, aveva chiesto aiuto ai carabinieri affinché potessero aiutarla nell’ennesima e dolorosa sfuriata della quale il figlio 26enne si era reso protagonista all’interno delle mura domestiche. I militari di Aci Castello sono accorsi in men che non si dica perché, proprio per la sua aggressività ed i suoi trascorsi, ben conoscevano quel ragazzo “problematico” ma stavolta, al loro arrivo nell’abitazione dove vive la donna con il compagno, sembrava che il peggio fosse passato. Il 26enne, che a testimonianza del suo vizio emanava un forte odore di alcol, era seduto lasciandosi andare a frasi sconnesse tutte improntate a evidenziare il forte astio nutrito nei confronti della madre, mentre suppellettili a terra e sedie capovolte erano la testimonianza di una tempesta appena terminata. La donna ha riferito ai militari che il figlio nei giorni precedenti aveva sfondato il cancello d’ingresso distruggendo poi la cucina, aggiungendo che, se loro non fossero accorsi a tutela sua e del compagno, la situazione sarebbe pericolosamente degenerata. Ha espresso ai militari il desiderio che il giovane abbandonasse subito l’abitazione, anche in virtù di uno specifico provvedimento di allontanamento e del divieto di avvicinamento già emesso a carico del maltrattante, sulla scorta di due precedenti arresti per le medesime motivazioni. A questo punto il giovane, andato in escandescenze, è stato bloccato dai militari che, poi, stante la volontà della madre e del compagno di sporgere denuncia per le quotidiane minacce e intemperanze, è stato associato al carcere catanese di Piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria;

 

  • i carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato nella flagranza 2 pregiudicati paternesi di 26 e 43 anni, poiché ritenuti responsabili del concorso in furto aggravatoI due personaggi sono stati notati e bloccati dai militari di pattuglia, mentre in via Madonna degli Ammalati armeggiavano all’interno di una Toyota Yaris che era stata in precedenza rubata in via Arno a Paternò. Posti in sicurezza i ladri, i carabinieri hanno perquisito una Fiat Panda, utilizzata quale macchina “pulita” di supporto, trovando all’interno numerosi arnesi da scasso verosimilmente impiegati per perpetrare il furto. L’autovettura rubata è stata restituita al legittimo proprietario, mentre gli arrestati, in attesa della direttissima, sono stati trasferiti agli arresti domiciliari;

 

  • i carabinieri della Stazione di Mirabella Imbaccari hanno arrestato un 23enne di origini tedesche ma residente a Piazza Armerina (Enna), responsabile di furto ed evasione. Nel corso di un servizio di perlustrazione mentre transitavano lungo il corso Sicilia, nell’immediata periferia del centro cittadino del paese calatino, l’attenzione dei militari è stata attirata da quella BMW 320 della quale conoscevano il proprietario sulla quale però, con sacchi della spesa nelle mani, stava però prendendo posto alla guida il 23enne. Immediatamente, pertanto, si sono accostati all’autovettura per sincerarsi della sua identità scoprendo che quel giovane non parlava l’italiano ma egli, in particolare, avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari per essere stato “pizzicato” dai loro colleghi di Piazza Armerina (Enna) a seguito della coltivazione di piante di canapa indiana. L’intraprendente germanico, nonostante ciò, aveva inteso abbandonare la propria abitazione e quindi rubare quell’autovettura per sopperire ad una sua concreta esigenza: recarsi in un minimarket per andare a fare la spesa.
    I militari, espletate le formalità di rito, hanno provveduto a riaccompagnare il giovane agli arresti domiciliari.