CATANIA – La violenza sulle donne è un tema di scottante attualità. Numerosi sono gli episodi, raccontati dalle cronache, di donne fatte oggetto di violenza dai propri compagni, fidanzati, mariti, ma anche da fratelli e padri. Una cultura maschilista, ancora presente, che si concretizza in insegnamenti, comportamenti e stereotipi, colloca la donna in una posizione subordinata, adatta a ricoprire solo determinati e precisi ruoli e, in certi casi, ne annulla la soggettività rendendola “proprietà” dell’uomo.
Di queste tematiche si è parlato giorno 30 aprile, in un incontro, svoltosi in modalità remota, con la giornalista dott.ssa Sarah Donzuso, rivolto agli alunni del Liceo “Nicola Spedalieri”, con la partecipazione di alcuni docenti e moderato dal prof. Antonio Acquaviva, referente d’istituto per l’educazione civica. Occasione per parlarne è stato il romanzo, opera prima della giornalista catanese, “Da sempre e per sempre. Due amiche, un viaggio e un segreto”.
Il romanzo narra, infatti, di Adele, una donna colta e affermata, che vive un rapporto sentimentale “malato” col proprio fidanzato, il quale, incapace di un dialogo maturo tra adulti liberi e indipendenti, la colpisce ripetutamente. La donna, in un primo momento, si mostra incapace di reagire, tenendo tutto per sé per vergogna, per paura di essere giudicata; successivamente, trova il coraggio di lasciare l’uomo e di riscattarsi dal suo dolore, grazie alla vicinanza di Giorgia, che le dà la forza di aprirsi e infine di denunciare.
Un’amicizia autentica, col suo affetto e sostegno, è la chiave di volta per affrontare il problema e per uscirne fuori. Dell’amicizia e della sua forza ha parlato la dottoressa Luana Ferlito, pedagogista, amica della dottoressa Donzuso, nonché ispiratrice della figura di Giorgia, l’amica della protagonista del romanzo.
Il dibattito è stato ricco e intenso, con diversi interventi e riflessioni. La professoressa Adriana Cantaro ha sottolineato l’importanza del ruolo della scuola nell’affrontare queste tematiche e la necessità di prevedere uno spazio dedicato all’educazione all’affettività stabilmente incardinato nel curricolo scolastico.
Gli alunni sono intervenuti ponendo domande puntuali e offrendo riflessioni emotivamente coinvolgenti. D’altra parte l’incontro è stato voluto e richiesto da loro, che conoscevano già l’autrice, avendo precedentemente partecipato ad un progetto di giornalismo tenuto dalla dott.ssa Donzuso, e che, evidentemente, avvertono fortemente il problema della violenza sulle donne. La richiesta degli studenti è stata accolta con entusiasmo e pronta sollecitudine dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Vincenza Ciraldo, che ha sottolineato la maturità degli alunni e l’importanza di rispondere ai bisogni educativi degli stessi.
Inoltre l’incontro non è un caso isolato nel percorso di studi del Liceo Spedalieri, ma si inserisce a pieno titolo nell’itinerario formativo di educazione civica della scuola, che ha trattato il tema della violenza sulle donne con il progetto, con valenza di PCTO, “Il sapere ci libera. La presenza dello Stato e della legge nel contrasto democratico alle violenze e alle discriminazioni”.
Ancora una volta il Liceo Spedalieri, con la guida della sua Dirigente Scolastica, si rivela pronto a raccogliere le sfide culturali ed educative più urgenti e attuali.