RAGUSA – Lutto nel mondo del calcio ibleo per la scomparsa di Antonio Privitera, ex mister di Ragusa e Comiso negli anni Novanta e, ancora prima, calciatore del Vittoria alla fine degli anni Sessanta. L’uomo è spirato mercoledì sera. A darne notizia è stato Claudio La Mattina, che nel 1994 condivise con Privitera l’esperienza nella società azzurra
“Se n’è andato ieri sera un Signore: del calcio e della vita. Ha sempre messo lo sport, il rispetto, l’educazione e l’amabilità al centro di ogni cosa che ha fatto. ‘L’urlo, la volgarità e lo scandalo – diceva – non sono mai entrati nei miei programmi‘“, inizia così il messaggio di cordoglio dell’ex collega.
Diversi i messaggi spuntati sui social in ricordo del compianto mister, ricordato per la sua signorilità e la capacità di lanciare diversi giovani in prima squadra.
“Mi lasci tanti ricordi, fra tutti quando una mattina di luglio del 1994 mi chiamasti per dirmi di correre immediatamente a Ragusa e di firmare l’accordo con il sodalizio azzurro nella qualità di segretario sportivo e di non lasciarmi sfuggire l’occasione. Quando mi incontravi con il tuo vocione e dialetto adattato l’ultima cosa che mi dicevi sempre dopo l’abbraccio era: ‘Comu stapi u papà? Nu ti scurdari di salutarammillu’. Caro mister, oggi l’ultima cosa che ti dico a te: ‘Non ti scurdari di salutarimi al mio grande papà‘“, si conclude così il ricordo di Claudio La Mattina. Antonio Privitera lascia la moglie Nella e un figlio, Emiliano.
Fonte foto Facebook – Claudio La Mattina