PALERMO – I carabinieri della Stazione Palermo Crispi hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Palermo nei confronti di G.G., 39enne palermitano già noto alle forze dell’ordine poiché accusato del reato di rapina aggravata nei confronti di un’anziana 85enne.
Il 27 febbraio scorso la donna stava rientrando nella propria abitazione in via Nunzio Morello e, mentre aspettava l’ascensore al piano terra del palazzo, nel giro di una manciata di secondi l’uomo le si è avvicinato, ha scambiato con lei qualche parola, poi le ha bloccato la bocca con una mano, intimandole di non parlare, e le ha strappato via gli orecchini dandosi alla fuga.
Il 39enne avrebbe approfittato dell’apertura del portone del condominio da parte dell’anziana per seguirla all’interno: l’acquisizione delle immagini di videosorveglianza di una vicina agenzia funebre ha mostrato prima l’accostamento di un’auto di fronte al portone, da cui è poi sceso l’uomo successivamente riconosciuto dalla vittima come il rapinatore, e solo dopo mezzo minuto l’arrivo della donna, a piedi.
Tale circostanza ha fatto desumere che l’indagato conoscesse già l’indirizzo della vittima, e che l’avesse pedinata. Le aggravanti riconosciute sono state quindi la minorata difesa, e l’età della vittima (ultrasessantacinquenne), che è stata perfettamente in grado di riconoscere il rapinatore (il quale aveva tra l’altro agito con il volto semicoperto dalla mascherina anti-Covid) e di descriverne nel dettaglio perfino l’abbigliamento. Le indagini, successivamente svolte anche attraverso l’analisi del profilo social del 39enne, hanno permesso ai carabinieri di identificarlo con certezza.
La donna, in seguito alla rapina, ha riportato un’escoriazione ai lobi, dai quali il rapinatore aveva strappato via gli orecchini in oro. Nonostante lo spavento, la vittima è riuscita a chiedere l’aiuto di una commerciante che ha subito chiamato i soccorsi.
Il malvivente, al quale è stata contestata anche la recidiva reiterata e specifica, si trova ora nel carcere Lorusso-Pagliarelli di Palermo.