SICILIA – Si accende una nuova speranza nella lotta contro il Covid, l’Europa apre le porte anche al vaccino russo Sputnik. È una notizia delle ultime ore che riguarda una possibile arma in più per combattere questa pandemia: l’Ema (Agenzia europea del farmaco) lo sta valutando.
I dettagli sullo Sputnik V
Lo rende noto proprio la stessa Agenzia, che fa sapere che il comitato per i medicinali umani (Chmp) dell’Ema ha avviato una revisione continua dello Sputnik V (Gam-Covid-Vac). A tal proposito verranno considerati i risultati di studi di laboratorio e di studi clinici negli adulti. Questi ultimi indicano come il vaccino russo innesca la produzione di anticorpi e cellule immunitarie che prendono di mira il Coronavirus Sars-CoV-2 e possono aiutare a proteggere dal Covid.
Proseguendo la nota, l’Ema inoltre dichiara che valuterà i dati non appena saranno disponibili, per decidere se i benefici superino i rischi. Per quanto concerne le tempistiche “dovrebbe richiedere meno tempo del normale per valutare un’eventuale domanda a causa del lavoro svolto durante la revisione continua“.
Sicilia, anche l’assessore Razza dice “sì” al vaccino Sputnik
L’assessore alla Salute siciliana Ruggero Razza si è espresso sulla questione ritardi della campagna vaccinale. A proposito dello Sputnik Razza ha aggiunto: “Al posto di sostenere polemiche, che mortificano migliaia di operatori sanitari, ci aspettiamo vengano attivate tutte le procedure per autorizzare gli altri vaccini già disponibili (a partire dallo Sputnik V) e aumentare l’approvvigionamento nazionale delle fiale“. Lo stesso prosegue: “Se ci fossero centinaia di migliaia di dosi a settimana, infatti, in ogni Regione non ci sarebbe neppure il problema di scegliere da dove partire. Semmai saremmo tutti ventre a terra a moltiplicare le sedi vaccinali e distribuire fiale ai medici di famiglia”.
Infine, il politico precisa: “Fin dall’inizio dell’emergenza la Sicilia, su disposizione del presidente Musumeci, ha scelto un’organizzazione in collaborazione con la Protezione civile e il concorso di Forze armate ed enti locali: vorremmo poter vaccinare per 24 ore al giorno. Senza subire polemiche infondate e, magari, ricevendo le risorse umane aggiuntive promesse e finora arrivate in numero contenuto. Adesso più che mai è tempo di lavorare, non di polemizzare“.
Fonte foto Regione Siciliana