LAMPEDUSA – Il “Comitato di Lampedusa per la Salute Pubblica e Ambientale” denuncia che a pochi passi dal Faro – struttura del Demanio Marittimo – “in uno dei punti più belli dell’isola, è stata rilevata una delle tante discariche abusive di materiale edile e manufatti che sembrano di amianto”.
“Ribadiamo – continua la denuncia del Comitato – che solo con una campagna di educazione e sensibilizzazione capillare ed un controllo severo del territorio si può invertire questa triste tendenza. Anche sulla questione amianto avevamo più volte sollecitato l’Amministrazione Comunale ad avviare le procedure previste dalla Regione Siciliana per lo smaltimento dell’amianto e ad aprire uno sportello comunale per segnalazioni e richiesta informazioni ma niente di fatto”.
La questione dei rifiuti a Lampedusa è sempre in primo piano, come dimostra il dato che vede il comune di Lampedusa fra gli ultimi comuni per quando riguarda la raccolta differenziata nell’arcipelago siciliano. Del resto – come denuncia lo stesso Comitato di Lampedusa per la Salute Pubblica e Ambientale – nell’Isola la discarica è “in una situazione di degrado assoluto e senza nessun tipo di organizzazione, che negli ultimi decenni ha visto pagare con un ritardo cronico gli operatori ecologici, ritardo giustificato con un “atto di sottomissione” firmato da Ditte e Comune nel 2014 ma mai mostrato, secondo cui le Ditte sono esonerate a pagare gli operai se prima non ricevono il pagamento da parte del Comune”.
Sulla discarica di Lampedusa sono in corso delle indagini da parte della Magistratura, sia sulla gestione dei rifiuti che sugli “strani” incendi avvenuti nella stessa discarica.
Per affrontare questa grave situazione il “Comitato” ha invitato l’amministrazione comunale ad aprire “uno Sportello comunale dedicato esclusivamente alle questioni ambientali a partire da amianto, acqua, onde elettromagnetiche e nettezza urbana”.