CATANIA – Un tema da sempre scottante quello dell’eterna lotta – spesso infondata, spesso sopravvalutata ma ancor più spesso sottovalutata – tra uomini e donne. Tratti troppo vasti la delineano, temi storici, morali e appartenenti a moltissime altre sfere la condizionano, ma se ci si allontanasse un attimo dalla parte seria della discussione e si svuotasse la mente da pregiudizi e idee preesistenti, sarebbe ancora possibile utilizzare l’istinto per scoprire cosa davvero significa a livello quotidiano lo scontro – incontro dei due sessi.
A questo è servito porre un quesito a diversi giovani catanesi intervenuti ai microfoni di NewSicilia e divisi – appunto – in uomini e donne. Per la precisione, è possibile dire che le domande poste siano state due, diverse tra loro anche grazie al significato che gli intervistati hanno loro dato.
La domanda è stata: “Cosa faresti se per 24 ore non esistesse alcuna persona al mondo del sesso opposto al tuo?”. Il quesito è così posto perché dà poco tempo per pensare e agire, 24 ore non sono di certo un mese o un anno e in 24 poco si può fare se non un’azione istintiva e immediata, un vero e proprio desiderio.
Le donne
Non stupisce purtroppo che le risposte delle ragazze siano state tutte molto simili tra loro e qui di seguito sono riportate alcune di esse (nomi di fantasia).
“Sicuramente passerei una notte indimenticabile con le amiche, magari andare un po’ più scollata oppure fare una passeggiata di notte senza paura di camminare sola, senza paura di avere qualcuno che può farmi del male o può farmi qualcosa” – Anna.
“Cosa farei se per 24 ore non esistesse nessun uomo sulla terra? Se non esistesse alcun uomo nel mondo per 24 ore probabilmente girerei vestita come meglio credo, di sera/notte, senza aver alcuna paura di ricevere catcalling o molestie in generale” – Luisa.
“Uscirei da sola alle 3 del mattino, completamente ubriaca senza il timore che qualcuno mi possa fare qualcosa” – Cristina.
“Non penso che modificherebbe la mia vita in qualche modo se non in tutte quelle occasioni in cui implicitamente, penso io come molte altre donne o mie amiche ci sentiamo di doverci difendere dagli uomini. La paura all’ uscita di una discoteca o ad attraversare una piazza quando fa buio, da sola se c’è un gruppetto di ragazzi che fanno ‘i simpatici’. Per il resto, ci troviamo in una parte del mondo che con tutti i suoi difetti e le sue disuguaglianze di genere però ci dà la possibilità di essere qualunque cosa si voglia, bisogna molto combattere contro l’ignoranza, ma quella a mio parere non conosce sesso” – Laura.
Molte, moltissime altre giovani donne hanno risposto nello stesso esatto modo, affermando che senza uomini in giro si sentirebbero più libere, meno giudicate, al sicuro dal costante terrore che qualcuno possa far loro del male.
Esiste anche una parte di donne che non troverebbe differenze in un intero giorno vissuto senza uomini accanto o almeno la loro assenza non comporterebbe solo un sentimento di sollievo, bensì l’apertura a nuove opportunità:
“La prima cosa a cui ho pensato è stata uscire vestendomi come voglio. Ma poi ho pensato che ci avrebbero comunque pensato le ragazze a farmi passare la voglia, visto che spesso sono quelle più ipercritiche. Dovremmo essere unite sotto certi aspetti e invece non è mai così. Direi trovare un lavoro quindi. Improvvisamente viene a mancare metà popolazione lavoratrice e serve manodopera“ – Alice
Ostacolo, imprevisto o solo fastidio, se l’uomo mancasse improvvisamente nella vita delle donne non lascerebbe un vuoto così difficile da riempire e questa conclusione, in realtà, rispecchia l’aspetto “tipico” che si vuole assegnare a una donna. Diversa storia, però, è stata quella dei ragazzi.
Gli uomini
Contro ogni aspettativa, infatti, gli uomini si sono divisi in due diverse “fazioni”, per alcuni non cambierebbe assolutamente nulla se da un momento all’altro sparissero dalla faccia della terra tutte le donne, ma per altri sarebbe un fastidio troppo grande da sopportare (nomi di fantasia):
“Da uomo, l’assenza di una donna per 24h rappresenterebbe un evento poco piacevole. Evento poco piacevole poiché la donna è parte integrante della socializzazione umana e la sua mancanza comporterebbe dei danni alla socializzazione dell’uomo” – Riccardo
“Diciamo che sarebbe molto triste perché perderemmo la possibilità di dare un senso alla nostra individualità che per vari motivi spesso la riusciamo a condividere solo con una donna” – Luca.
Si è formata poi un’altra categoria di uomini che alla notizia della scomparsa del “gentil sesso” sono entrati in uno stato di ansia e preoccupazione, sentendo anche il bisogno di improvvisarsi investigatori con il compito di scoprire dove sono finite le ragazze e di salvarle:
“Dipende, chi ha fatto sparire le donne? Posso fare qualcosa per ritrovarle? Sono al sicuro?” – Paolo.
“Ma poi ritornano o non tornano più? Se non tornassero ci estingueremmo, non potrei vivere sapendo di essere uno degli ultimi della mia specie” – Claudio.
“Perché sono andate via? Io aspetterei il loro ritorno o le andrei a cercare, hanno bisogno di aiuto o sono scappate via volontariamente?” – Giovanni.
A dire il vero, la parte di ragazzi che ha risposto in questo modo è numerosa e ha totalmente ribaltato ogni idea iniziale sulle differenze di reazione tra i due sessi.
Sorgono allora spontanee molte domande: perché nessuna donna ha chiesto dove si trovassero gli uomini o come poteva raggiungerli? Questo sottolinea la profonda dipendenza che gli uomini hanno per le donne? Questo spiega la grande indipendenza ed emancipazione delle ragazze di oggi?
A breve sul caso interverrà ai microfoni di NewSicilia un esperto psicologo che analizzerà le risposte, cercando di dare loro una giusta chiave di lettura e analizzare quanto queste significano e come possono modificare l’idea del rapporto di amore-odio tra gli interessati.
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