MONDO – Oggi, 1° gennaio, si celebrano i 19 anni dall’entrata in circolazione tra alcuni Paesi dell’Unione Europea della moneta unica, ovvero, l’euro. Il percorso preparatorio per arrivare alla nascita della valuta è durato oltre 40 anni e, adesso, a distanza di 19 anni, sono 19 i Paesi che lo adottano.
Lo ricordano in molti il 1° gennaio del 2002 quando ci si è trovati a dover imparare a convivere con la moneta unica europea e a dover dire addio alla tanto amata Lira.
L’euro, sin dalla sua introduzione, si pone l’obiettivo di migliorare l’integrazione tra i Paesi membri dell’Unione, offrendo inoltre un vantaggio a livello economico, ovvero, la possibilità per le imprese di effettuare scambi transfrontalieri più facilmente, ottenendo risultati migliori e dando ai consumatori una scelta più ampia e di maggiori opportunità.
La strada verso l’euro è stata più che travagliata. Sin dalla fine degli anni Sessanta l’Unione economica e monetaria (UEM) era stata un’ambizione ricorrente dell’Unione europea. La strada verso l’UEM è stata però irta di ostacoli politici ed economici.
“La stabilità monetaria internazionale dell’immediato dopoguerra non durò a lungo. I disordini dei mercati valutari internazionali minacciarono il regime di prezzi comuni instaurato nell’ambito della politica agricola comune, uno dei principali pilastri dell’allora Comunità economica europea – spiega l’Unione Europea -. Successivi tentativi di conseguire una stabilità dei tassi di cambio furono scoraggiati dalle crisi del petrolio e da altri shock. fino a quando, nel 1979, venne avviato il Sistema monetario europeo (SME)“.
Lo SME rappresentò una forma di coordinamento delle politiche monetarie tra i Paesi dell’UE senza precedenti e funzionò bene per oltre un decennio. Fu, però, sotto la presidenza di Jacques Delors che i governatori delle banche centrali dei paesi dell’UE redassero la “relazione Delors” sulle modalità per conseguire l’UEM.
Grazie a quest’ultima viene proposto un periodo preparatorio suddiviso in tre fasi, compreso tra il 1990 e il 1999, per giungere a un’unione economica e monetaria e all’area dell’euro. I leader europei accettarono, così, le raccomandazioni contenute nella relazione Delors.
Il nuovo trattato, che al suo interno conteneva tutte le disposizione per la nascita dell’euro, venne poi approvato durante il Consiglio europeo di Maastricht, nei Paesi Bassi, nel dicembre 1991.
Dopo un decennio di preparativi l’euro venne introdotto il 1° gennaio 1999: durante i primi tre anni fu “invisibile“, in quanto utilizzato solo a fini contabili e per i pagamenti elettronici. Le monete e le banconote entrarono in circolazione il 1° gennaio 2002 e in 12 Paesi dell’UE si assistette al passaggio a una nuova valuta più rilevante della storia.
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