Il 21 novembre 2020 il razzo Falcon 9 (Space X, Elon Musk) ha lanciato, dalla base di Vandenberg in California (USA), il satellite Copernicus Sentinel-6 Mike Freilich che, nei prossimi 5 anni, monitorerà l’innalzamento dei mari.
Josef Aschbacher, direttore del Programma per l’osservazione terrestre, ha ben chiari gli obiettivi: «Il satellite mapperà il 95% degli oceani. Grazie ai dati, sarà possibile elaborare, in tempo reale, le strategie migliori per salvaguardare gli insediamenti costieri più vulnerabili».
La missione è frutto della collaborazione fra l’European Space Agency (ESA), la Commissione UE, l’EUMETSAT, la NASA, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) statunitense e il Centre National d’Etudes Spatiales (CNES) francese.
Nel mondo il livello del mare sale di 3,2 millimetri l’anno, con un’accelerazione di 1,6 millimetri in tempi più recenti. È quindi necessario che le autorità possano contare su dati recenti, dettagliati e attendibili.
Thomas Zurbuchen, l’amministratore associato per la scienza alla NASA, ha osservato: «L’oceanografo Mike Freilich, a cui è intitolato il satellite, ha reso la nostra agenzia un valido partner per gli scienziati e il suo amore per la scienza, in generale, ci ha aiutato a migliorare la comprensione del pianeta. Copernicus Sentinel-6 concretizzerà il fondamentale lavoro in cui Mike credeva, portandolo avanti per il bene dell’umanità».